Lettori fissi

Una perfetta correlazione è il primo principio su cui si fonda lo sviluppo.
L'integrazione o anche proprio la parola "organico" vuole dire che nulla ha valore se non in quanto naturalmente
collegato al tutto e in direzione di un qualche fine vitale.


Frank Lloyd Wright

"La cultura per i poveri non può essere una povera cultura".

Claudio Abbado


domenica 29 maggio 2016

Qualcosa di mio riguardo l'arte...




Ciao a tutti! 

Sono tornataaaaa...
Mi dispiace di avervi fatto penare col mio ultimo post. 
Avevo bisogno di una pausa e purtroppo questo è un modo per comprendere meglio ciò che desidero fare realmente. 

Vi dico inoltre che spesso diffido di chi riesce a non farsi prendere dal panico o da nervosismi improvvisi, credo che possano essere innaturali e false le persone così...ma questo è solo un mio parere. 
E soprattutto non sopporto chi ci ricama sopra argomenti di psicologia. 
Ahahahahah...non riesco proprio a trattenermi, sono sempre critica e sarcastica...ahahahahah...povera me! 
Qualcuno potrebbe anche dire semplicemente 
stronza...

Ragazzi io sono così, rassegnatevi!!!!
ahahahahah...



Tornando a noi,
in questi giorni ho avuto modo di riordinare alcuni oggetti personali che mi hanno fatto tornare indietro nel tempo e che mi hanno ricordato momenti belli e brutti della mia vita.

Ma oggi voglio condividere con voi qualcosa che scrissi tempo fa...
Non ricordo esattamente se fu per prepararmi alla maturità o per un esame che detti all'Università. 
Esame di Storia dell'arte per essere precisa felicemente superato...
Caspiterina, mi chiesero proprio di lui...come potevo errare visto quanto l'amo!

Ed ecco cosa scrissi.

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Filippo Brunelleschi

Brutto e sparuto d'aspetto ma d'intelligenza vivace e di cuore generoso, si appassionò subito allo studio dell'architettura antica, per amore della quale compì frequenti viaggi a Roma: così che vedendolo sempre attento a misurare ed a studiare senza tregua, i suoi concittadini cominciarono ad avere stima e considerazione in lui.



Statua di Brunelleschi
che leva lo sguardo per osservare
la Cupola del Duomo di Firenze

Luigi Pampaloni
1830

Tra le prime opere architettoniche che egli eseguì, vi fu la cupola del Duomo di Firenze, 
Santa Maria del Fiore.



Foto privata
Vietata ogni riproduzione

Foto privata
Vietata ogni riproduzione


Foto privata
Vietata ogni riproduzione

La chiesa costruita in stile gotico da Arnolfio di Cambio nei primi anni del 400, non fu completata perchè nessun architetto osava innalzare una cupola di quelle proporzioni. 
Così i notabili della città riunirono ingegneri ed architetti fiorentini e stranieri per decidere chi sarebbe stato degno e capace di portare a compimento l'edificio. 
Ciascuno mostrò il proprio modello ed espresse il proprio parere; anche il Brunelleschi disse la sua esprimendo l'intenzione di voler costruire una cupola vastissima e leggera, senza armatura e senza l'aiuto di travi e puntelli. 




La cosa apparve strana ai più che lo considerarono matto, scacciandolo dall'adunanza con grida di "bestia" e "cialtrone". 
Ma in seguito si decise di riconsiderare la cosa, probabilmente perché non trovarono altra soluzione e così, inizialmente diffidenti, con lo svolgersi dei lavori constatarono che la cosa fosse fattibile. 
Furono quindi entusiasti nel vedere il sorgere di una cupola meravigliosa, piena di ardimento e leggerezza. 
Slanciata come una costruzione gotica, solida ed armoniosa di proporzioni, essa si elevò nel cielo della città come per miracolo. 
Noi sappiamo invece che, per dodici lunghi anni, Brunelleschi attese alla sua costruzione con appassionata cura, assistendo alla scelta dei materiali ed esaminando pezzo per pezzo i mattoni che avrebbero formato la copertura. 

Tutti gli altri edifici del nostro mirabile artista hanno il medesimo carattere di grazia ed eleganza. 
Come esempio possiamo notare nell'
Lo Spedale degli Innocenti,






 fatto costruire dai mercanti fiorentini per i trovatelli o nella 
Cappella dei Pazzi,





 con profusioni di colonne ed ampie arcate che danno un senso quasi aereo di leggerezza. 
Questo suo nuovo stile architettonico, molto più adatto al popolo italiano, si diffuse in tutta la penisola grazie ai suoi talentuosi allievi. 
Proprio ad uno di essi infatti si deve l'elegante costruzione di 
Poggio a Caiano





eretta da 
Giuliano da Sangallo,
nei dintorni di Firenze, per ordine di Lorenzo il Magnifico, del quale fu dimora. 
Essa rispecchia lo spirito dei tempi nuovi, la villa di campagna non è più chiusa come una fortezza o un castello per difendersi dagli assalti nemici ma diviene un luogo di svago e di riposo, dove il signore si ritira per trascorrere ore liete, conversando o banchettando gaiamente con gli amici.


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Ovviamente non è completo posso aggiungere qualcosa giusto per rendere più esatti alcuni argomenti.
Inizialmente ho scritto che fece spesso viaggi a Roma, in realtà lui decise ciò a seguito di un concorso perso e riguardante una formella da utilizzare nella realizzazione della seconda porta del Battistero fiorentino; 
essa aveva come tema 
"Il sacrificio di Isacco".
La gara fu vinta dal Ghiberti che rifiutò di realizzare la porta con lui perché avente idee artistiche differenti.

Deluso dall'avvenimento ed essendo molto critico con se stesso, comprese di avere poco conoscenza dell'"antico", così con il suo amico Donatello decise di intraprendere questa nuova esperienza, visitando Roma e la sua storia. 

Inoltre i suoi lavori furono altri prima e dopo la realizzazione di ciò che qui sopra ho descritto. 
Però non aggiungerò di più perché non è quello che desidero. 


E qui concludo e vi ringrazio come sempre.
Abbraccio grande a tutti!


12 commenti :

  1. Buongiorno Pia,
    seguendo i tuoi post, sapevo che t'interessi d'arte, ma non immaginavo che ne avessi addirittura una venerazione.
    Interessante questo pezzo su Brunelleschi, insigne artista, ma pure insospettabile burlone.
    Assieme ai suoi amici Donatello e Masaccio organizzò uno scherzo "perverso".
    Per punire Manetto Ammannatini, un artigiano colpevole di non aver partecipato ad una festa, Filippo e gli altri gli fecero credere di essere un’altra persona, ovvero il legnaiolo Matteo Mannini, un tipo grasso e pieno di debiti.
    I tre volponi cominciarono a mandare alla sua porta finti creditori e lo chiamarono Matteo. Si racconta che il povero Manetto si rifugiò all'estero per la vergogna
    .
    .
    .
    ^____*

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  2. Grandioso questo tuo racconto, grazie Nigel!!!
    Gli artisti che si divertono li adoro...ahahahahah...
    Poverino però Manetto...
    Abbraccioni.

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  3. Sei meglio di Wikipedia.
    Abbraccio Pia.

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    1. Ahahahah...non se prenderlo come un complimento...
      Ti ringrazio Gus ed abbraccio a te. :)

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  4. E’ fantastico leggere nuovamente i tuoi bellissimi ed esaustivi interventi sull'arte.
    BENRITROVATA!
    Felice serata, un abbraccio
    enrico

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    1. Enrico caro, bello è rileggere i tuoi commenti!
      Grazie mio carissimo amico, abbraccio a te!

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  5. Bentornata e ancora bentornata!!!
    Splendido post su Brunelleschi, foto comprese!!!
    A prestissimo, spero!!!

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    1. Grazie carissima Annamaria.
      Le foto le ho scattate personalmente e ne ho tantissime. Non solo di Firenze ma anche di molte zone della Toscana e dell'Umbria.
      Spero di riuscire a descriverne un giorno.
      Abbraccio forte, ciao.

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  6. Fantastico...interessante post! Brunelleschi davvero un grande artista....Ben tornata Pia, un abbraccio a te, Stefania

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    1. Carissima Stefania, ciaooooo!
      Sì, lui è magnifico...
      Grazie del tuo saluto. Un megabbraccio a te, smack!

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