Lettori fissi

Una perfetta correlazione è il primo principio su cui si fonda lo sviluppo.
L'integrazione o anche proprio la parola "organico" vuole dire che nulla ha valore se non in quanto naturalmente
collegato al tutto e in direzione di un qualche fine vitale.


Frank Lloyd Wright

"La cultura per i poveri non può essere una povera cultura".

Claudio Abbado


domenica 18 giugno 2017

Astrattismo parte I



Qualcosa mi dice che sono stata via troppo a lungo.
Mi dispiace ma non riuscivo più ad avere un buon rapporto con i miei pensieri. Mi scuso e vado avanti.

Oggi voglio proporvi qualcosa che è nel mio gusto da sempre.

Sono una valvola colma di emotività e siccome nell'arte per me ciò che conta maggiormente è emozionare, voglio oggi parlarvi

dell'Astrattismo. 

Sembra semplice ma non lo è. Questo perché nel periodo in cui è esistita questa forma, per lo più pittorica, ne venivano a crearsi altre, confondendosi ed a volte amalgamandosi tra loro.

Ciò che si è tentato di fare è quello di conquistare, dipingendo, un rapporto privo di esteriorità oggettiva, non più schiava della forma ma libera ed indipendente dalla realtà.

Ecco non avete compreso...ahahahah...lo sapevo...
Mi spiego meglio.

Ovviamente è un processo lungo dove le avanguardie padroneggiano.
Quindi per meglio chiarire è la parte finale di tutto ciò che si è voluto raccontare con le ricerche condotte tra il 1900 ed il 1915, cioè dal Simbolismo in poi.

Con l'Espressionismo dove vi è una ricerca di semplificazione delle forme, che però sono molto coinvolgenti a casa degli stravolgimenti dovuti alla apparente ed iniziale piatticità dell'opera, per la mancanza di prospettiva ed per l'uso del colore in modo eccentrico ed a volte informe. In realtà la prospettiva viene anche usata ma in modo intenzionalmente errato, per stravolgere e coinvolgere.
Le superfici dei quadri divengono così "campi di tensioni dinamiche", un insieme di forze e conflitti che non corrispondono più a ciò che vi è nel mondo esterno.



                                       Il Bacio                                                             L'Urlo 
                                                                        Edvard Munch         


Per continuare col Cubismo dove la concezione dello spazio viene completamente stravolta e dove la costruzione prospettica viene intenzionalmente e categoricamente distrutta.


Les Demoiselles d'Avignon
Pablo Picasso
1907


Bottle and Fisches
Georges Braque
1910







































Ed anche il Fauvisme è, per ultima citazione ad esempio (potrei continuare a nominare anche altri esempi di avanguardia ma loro sono di maggior considerazione in rapporto al mio argomento), anche se in apparenza un tipo d'arte improntata sulla leggerezza e spensieratezza, in realtà con la sua ricerca dei colori rende tutto più libero, autonomo e completo.
Importante per questo il grande Henri Matisse, maggiore esponente del Fauves.
Vi racconto un piccolo anedotto su di lui.
Al gruppo ufficiale del Salon d'Automne del 1905, egli spiegò lo scopo più autentico della sua pittura.
Un critico gli fece notare di aver colorato troppo il viso di una donna...




ridendo del fatto che potesse risultare, in questo modo, poco dignitoso per la modella...
Matisse rispose: " Monsieur, je ne crée pas une femme, je fais un tableau".
                           "Io non creo  una donna, realizzo un quadro."

Infatti è ciò che fece questo valido artista, si distaccò sempre più dai soggetti stessi. in questo modo le forme sono solo un pretesto per rendere sempre più importanti i colori che assumevano sempre più un significati sentimentale e di espressività della sua interiorità.
Ecco alcuni esempi più interessanti.


Lo studio rosso
Henri Matisse
1911 


La finestra blu
Henri Matisse
1912

Porta-finestra a Collioure
Henri Matisse
1914 




La tenda gialla
Henri Matisse
1914-15 
La lezione di piano
Henri Matisse 1916-17 



In realtà 

l'Astrattismo 

non fu un vero e proprio movimento, questo perché non si sviluppò in un sol luogo ma in varie zone europee. 
Tra i primi artisti però dobbiamo annoverare 

 Vasilij Vasil'evič Kandinskij 


E con questo vi do appuntamento al prossimo post, ciao.


Immagini dal web 


10 commenti :

  1. Cara Pia, spesso mi trovo di vedere questi tipi di quadri,io sono uno che ne capisce mene di niente, per questo questi dipinti così detti! Astratti non mi dicono niente.
    Ciao e buon inizio della settimana con un abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ahahahah...Tomaso ciao e viva la sincerità...ahahahah...
      Ed infatti proprio questo è uno dei motivi per cui ho voluto scriverne, cercando come sempre di proporlo in modo semplice, adatto alla comprensione univoca.
      Sia ben chiaro, è un periodo artistico molto complicato da comprendere per tutti.
      Abbraccio grandissimo, grazie e buon inizio settimana anche a te. Ciao.

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  2. Un lavoro fatto con serietà e competenza.
    Grazie Pia.

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    1. Grazie a te Gus, mi fa molto piacere che ti sia piaciuto.
      Abbraccio e buona serata!

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  3. I miei genitori sono sempre stati appassionati di arte e nella mia storia personale ha avuto un impatto immediato l'impressionismo: Monet in effetti fu il pittore che più mi colpì da bambino (ricordo anche una mostra vista a Ferrara).

    Ma crescendo, ai tempi delle scuole superiori, ho avuto più interesse per l'espressionismo, perché artisticamente parlando preferisco chi vuole esprimere sensazioni, sentimenti e idee attraverso il disegno e i colori. Mi piace "indagare" sul significato di un'opera.

    Senza nulla togliere alle pietre miliari come l'urlo e le madamigelle di avignone, la mia preferenza tra i quadri da te scelti va indubbiamente allo studio in rosso di Matisse :)

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    1. Riki buongiorno!
      Sai è molto bello avere qualcuno in famiglia con grandi passioni, loro a volte sono inconsapevoli ma le loro conoscenze divengono anche nostre e questo è molto bello.
      Monet e gli artisti "della natura", come li definisco scherzosamente io, sono da sempre tra i più amati. Quindi credo sia normale che abbiano attratto anche te.
      In effetti è proprio come scrivi ed anche a me piace immensamente lo studio in rosso, soprattutto dopo aver compreso la vera essenza dell'opera.
      Ma credo di avere molta difficoltà nel dire che non mi piacciano immensamente anche le altre opere che hai citato come quelle che ho postato...ahahahah...
      Forse la passione per l'arte è proprio questa, si ha difficoltà nel preferire...ahahahah...povera me!
      Abbraccio grande e grazie per il tuo graditissimo commento. Ciao!

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  4. Sei molto colta fanciulla, sì sì sei proprio molto col..tivata.
    Ti seguo e ti precedo. Adoro l'astrattismo, soprattutto quello della tua prossima puntata: Kandinskji, che giubilo.
    A differenza di Riccardo io fui violentemente colpito da un Van Gogh che stava appeso a casa mia con una speldida cornice. La cornice era autentica, il quadro una copia. Ma fu la cornice a colpirmi con violenza il mio piedino destro, quando con una palla spaccai il vetro e il bel quadrò venne giù cornice in testa e buum! proprio sul piede! Ahi che dolor mi diede quel van Gogh! Non ridere, mi fa ancora male quando respiro a lungo.....

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    1. Mio caro Vincenzo forse sono molto più col...tivata che colta...ahahahah...
      Inoltre penso che il quadro sul piedino sia sì doloroso ma credo che in testa abbia fatto molto più danno...ahahahah...
      Mi fa piacere che ti sia piaciuto e la continuazione al più presto.
      Per le dovute delucidazioni richieste da te...
      Riguardo ai miei blog se vedi in questa mia pagina iniziale vi sono sopra dei titoli, se ci clicchi sopra scoprirai le altre mie cose. Se non riesci fammelo sapere ok?
      Abbraccio e bacio. Ciao!

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  5. Ciao Pia, l'argomento che proponi è complesso e impegnativo (le tue capacità di renderlo fruibile sono una garanzia di buon risultato) giustamente hai sottolineato le infinite provenienze e convergenze artistiche che ci portano all'astrazione nella pittura.
    Il post-impressionismo apre una via che immediatamente si moltiplica in tante strade, percorsi che vanno a creare un "agglomerato" all'apparenza confuso ma con regole ben precise, solo comprendendo queste ultime potremo entrare nella magia dell'arte "incorporea" (concettualmente).
    Con estremo interesse ti seguiamo in questi vicoli dove la meraviglia si trova dietro ad ogni angolo.
    Il prossimo (da te annunciato) articolo entra nel cuore dell'argomento, il nome di Kandinskij ...
    Mi piace questo tuo ritorno all'essenza dell'arte, c'è un gran bisogno di affrontare le arti andando oltre l'osservazione superficiale.
    Un abbraccio, a presto.

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    1. Caro Romualdo hai ragione e come ho specificato anch'io non è facile spiegare né comprendere...
      Le regole...esatto...non dico di più.
      Volevo che fosse tutto un unico post ma non sono riuscita, il prossimo entrerà nello specifico e spero di riuscire a semplificare, è arduo e tu lo sai.
      Grazie, non credevo sarebbe piaciuto a tanti e sono immensamente felice del tuo intervento.
      Un grande e forte abbraccio a te, ciao!

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