Ciao a tutti!
Sono tornataaaaa...
Mi dispiace di avervi fatto penare col mio ultimo post.
Avevo bisogno di una pausa e purtroppo questo è un modo per comprendere meglio ciò che desidero fare realmente.
Vi dico inoltre che spesso diffido di chi riesce a non farsi prendere dal panico o da nervosismi improvvisi, credo che possano essere innaturali e false le persone così...ma questo è solo un mio parere.
E soprattutto non sopporto chi ci ricama sopra argomenti di psicologia.
Ahahahahah...non riesco proprio a trattenermi, sono sempre critica e sarcastica...ahahahahah...povera me!
Qualcuno potrebbe anche dire semplicemente
stronza...
Ragazzi io sono così, rassegnatevi!!!!
ahahahahah...
E soprattutto non sopporto chi ci ricama sopra argomenti di psicologia.
Ahahahahah...non riesco proprio a trattenermi, sono sempre critica e sarcastica...ahahahahah...povera me!
Qualcuno potrebbe anche dire semplicemente
stronza...
Ragazzi io sono così, rassegnatevi!!!!
ahahahahah...
Tornando a noi,
in questi giorni ho avuto modo di riordinare alcuni oggetti personali che mi hanno fatto tornare indietro nel tempo e che mi hanno ricordato momenti belli e brutti della mia vita.
Ma oggi voglio condividere con voi qualcosa che scrissi tempo fa...
Non ricordo esattamente se fu per prepararmi alla maturità o per un esame che detti all'Università.
Esame di Storia dell'arte per essere precisa felicemente superato...
Caspiterina, mi chiesero proprio di lui...come potevo errare visto quanto l'amo!
Ed ecco cosa scrissi.
Ed ecco cosa scrissi.
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Filippo Brunelleschi
Brutto e sparuto d'aspetto ma d'intelligenza vivace e di cuore generoso, si appassionò subito allo studio dell'architettura antica, per amore della quale compì frequenti viaggi a Roma: così che vedendolo sempre attento a misurare ed a studiare senza tregua, i suoi concittadini cominciarono ad avere stima e considerazione in lui.
Statua di Brunelleschi che leva lo sguardo per osservare la Cupola del Duomo di Firenze Luigi Pampaloni 1830 |
Tra le prime opere architettoniche che egli eseguì, vi fu la cupola del Duomo di Firenze,
Santa Maria del Fiore.
Foto privata Vietata ogni riproduzione |
Foto privata Vietata ogni riproduzione |
Foto privata Vietata ogni riproduzione |
La chiesa costruita in stile gotico da Arnolfio di Cambio nei primi anni del 400, non fu completata perchè nessun architetto osava innalzare una cupola di quelle proporzioni.
Così i notabili della città riunirono ingegneri ed architetti fiorentini e stranieri per decidere chi sarebbe stato degno e capace di portare a compimento l'edificio.
Ciascuno mostrò il proprio modello ed espresse il proprio parere; anche il Brunelleschi disse la sua esprimendo l'intenzione di voler costruire una cupola vastissima e leggera, senza armatura e senza l'aiuto di travi e puntelli.
La cosa apparve strana ai più che lo considerarono matto, scacciandolo dall'adunanza con grida di "bestia" e "cialtrone".
Ma in seguito si decise di riconsiderare la cosa, probabilmente perché non trovarono altra soluzione e così, inizialmente diffidenti, con lo svolgersi dei lavori constatarono che la cosa fosse fattibile.
Furono quindi entusiasti nel vedere il sorgere di una cupola meravigliosa, piena di ardimento e leggerezza.
Slanciata come una costruzione gotica, solida ed armoniosa di proporzioni, essa si elevò nel cielo della città come per miracolo.
Noi sappiamo invece che, per dodici lunghi anni, Brunelleschi attese alla sua costruzione con appassionata cura, assistendo alla scelta dei materiali ed esaminando pezzo per pezzo i mattoni che avrebbero formato la copertura.
Tutti gli altri edifici del nostro mirabile artista hanno il medesimo carattere di grazia ed eleganza.
Come esempio possiamo notare nell'
Lo Spedale degli Innocenti,
fatto costruire dai mercanti fiorentini per i trovatelli o nella
Cappella dei Pazzi,
con profusioni di colonne ed ampie arcate che danno un senso quasi aereo di leggerezza.
Questo suo nuovo stile architettonico, molto più adatto al popolo italiano, si diffuse in tutta la penisola grazie ai suoi talentuosi allievi.
Proprio ad uno di essi infatti si deve l'elegante costruzione di
Poggio a Caiano
eretta da
Giuliano da Sangallo,
nei dintorni di Firenze, per ordine di Lorenzo il Magnifico, del quale fu dimora.
Essa rispecchia lo spirito dei tempi nuovi, la villa di campagna non è più chiusa come una fortezza o un castello per difendersi dagli assalti nemici ma diviene un luogo di svago e di riposo, dove il signore si ritira per trascorrere ore liete, conversando o banchettando gaiamente con gli amici.
========
Ovviamente non è completo posso aggiungere qualcosa giusto per rendere più esatti alcuni argomenti.
Inizialmente ho scritto che fece spesso viaggi a Roma, in realtà lui decise ciò a seguito di un concorso perso e riguardante una formella da utilizzare nella realizzazione della seconda porta del Battistero fiorentino;
essa aveva come tema
"Il sacrificio di Isacco".
La gara fu vinta dal Ghiberti che rifiutò di realizzare la porta con lui perché avente idee artistiche differenti.
Deluso dall'avvenimento ed essendo molto critico con se stesso, comprese di avere poco conoscenza dell'"antico", così con il suo amico Donatello decise di intraprendere questa nuova esperienza, visitando Roma e la sua storia.
Inoltre i suoi lavori furono altri prima e dopo la realizzazione di ciò che qui sopra ho descritto.
Però non aggiungerò di più perché non è quello che desidero.
E qui concludo e vi ringrazio come sempre.
Abbraccio grande a tutti!
Ciascuno mostrò il proprio modello ed espresse il proprio parere; anche il Brunelleschi disse la sua esprimendo l'intenzione di voler costruire una cupola vastissima e leggera, senza armatura e senza l'aiuto di travi e puntelli.
La cosa apparve strana ai più che lo considerarono matto, scacciandolo dall'adunanza con grida di "bestia" e "cialtrone".
Ma in seguito si decise di riconsiderare la cosa, probabilmente perché non trovarono altra soluzione e così, inizialmente diffidenti, con lo svolgersi dei lavori constatarono che la cosa fosse fattibile.
Furono quindi entusiasti nel vedere il sorgere di una cupola meravigliosa, piena di ardimento e leggerezza.
Slanciata come una costruzione gotica, solida ed armoniosa di proporzioni, essa si elevò nel cielo della città come per miracolo.
Noi sappiamo invece che, per dodici lunghi anni, Brunelleschi attese alla sua costruzione con appassionata cura, assistendo alla scelta dei materiali ed esaminando pezzo per pezzo i mattoni che avrebbero formato la copertura.
Tutti gli altri edifici del nostro mirabile artista hanno il medesimo carattere di grazia ed eleganza.
Come esempio possiamo notare nell'
Lo Spedale degli Innocenti,
fatto costruire dai mercanti fiorentini per i trovatelli o nella
Cappella dei Pazzi,
con profusioni di colonne ed ampie arcate che danno un senso quasi aereo di leggerezza.
Questo suo nuovo stile architettonico, molto più adatto al popolo italiano, si diffuse in tutta la penisola grazie ai suoi talentuosi allievi.
Proprio ad uno di essi infatti si deve l'elegante costruzione di
Poggio a Caiano
eretta da
Giuliano da Sangallo,
nei dintorni di Firenze, per ordine di Lorenzo il Magnifico, del quale fu dimora.
Essa rispecchia lo spirito dei tempi nuovi, la villa di campagna non è più chiusa come una fortezza o un castello per difendersi dagli assalti nemici ma diviene un luogo di svago e di riposo, dove il signore si ritira per trascorrere ore liete, conversando o banchettando gaiamente con gli amici.
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Ovviamente non è completo posso aggiungere qualcosa giusto per rendere più esatti alcuni argomenti.
Inizialmente ho scritto che fece spesso viaggi a Roma, in realtà lui decise ciò a seguito di un concorso perso e riguardante una formella da utilizzare nella realizzazione della seconda porta del Battistero fiorentino;
essa aveva come tema
"Il sacrificio di Isacco".
La gara fu vinta dal Ghiberti che rifiutò di realizzare la porta con lui perché avente idee artistiche differenti.
Deluso dall'avvenimento ed essendo molto critico con se stesso, comprese di avere poco conoscenza dell'"antico", così con il suo amico Donatello decise di intraprendere questa nuova esperienza, visitando Roma e la sua storia.
Inoltre i suoi lavori furono altri prima e dopo la realizzazione di ciò che qui sopra ho descritto.
Però non aggiungerò di più perché non è quello che desidero.
E qui concludo e vi ringrazio come sempre.
Abbraccio grande a tutti!