Tornando alla nostra splendida Nasca e alle sue linee del deserto, ora vi porto a fare un volo per farvi ammirare dall'alto queste impressionanti figure.
Come abbiamo già detto ci troviamo nella Pampa di San Josè, anche se questi Geoglifi li troviamo anche nelle limitrofe Pampas di Jumana e Colorada.
Oggi questa pianura è attraversata dall'autostrada Panamerica e da strade dirette alle vicine miniere d'oro e di rame, i cui camion hanno provocato seri danni alle figure.
Osserviamo che a nordovest abbiamo:
Il Colibrì(50m), il Pellicano, il Serpente, il Condor (120m), il Tucano (raffigurato in volo, unico uccello dalle linee curve), le Mani (presso il rilievo detto dell'Osservatorio), l'Albero, e il famoso Ragno.
Molto famoso perchè rappresenta un raro Ricinulei amazzonico, la precisione è impressionante.
Più in basso, verso sud, compaiono i Geoglifi con la figura di un Cane, della scimmia, del Lama, della Balena.
Foto by Pia |
A sudest, in alto troviamo la Gazza, un uccello con corpo di colibrì e testa di serpente (275m), la Lucertola (180m), l'Orca, un serpente arrotolato.
Chiedo scusa per la Gazza e la Lucertola dei quali non ho trovato immagini corrispondenti.
Agli astremi troviamo due figure umane intere molto particolari.
Due personaggio a braccia alzate con testa tonda ed occhi grandi.
Due personaggio a braccia alzate con testa tonda ed occhi grandi.
È stata anche scoperto un'enorme figura di Candelabro presso Paracas, su una duna sabbiosa di fronte alle isole Ballestas.
Il significato di questa figura è per ora oscuro.
Purtroppo ancora non si conoscono i significati di tantissime altre figure geometriche e non.
Gli archeologi che hanno studiato e che ancora studiano questo territorio sono tanti.
Il primo risale al 1927 con l'archeologo peruviano Toribio Mejìa Xesspe che analizzò soprattutto le grandi linee geometriche attribuendole a spazi sacri per riunioni religiose.
Poi ci fu la volta del suo collega professor Paul Kosok dell'università di Lon Island che considerò i geoglifi "il più grande libro astronomico del mondo", per lui rappresentava un calendario, nel 1939.
Anche la più famosa tra gli studiosi Maria Reiche nel 1946, considerò tali disegni come un gigantesco calendario astronomico ad uso agricolo.
Poi ci fu Philis Pitluga che disse lo stesso.
Ma nel 1967 l'astronomo Gerald Hawkins (lo stesso che studiò Stonehenge) smentì tutto.
Avvallato poi dall'italiano archeologo Giuseppe Orefici che condivide l'iniziale ipotesi di Xesspe, soprattutto per ciò che riguarda le linee che per lui hanno funzioni di tracciati processionali.
Infine tre Necropoli sono state scoperte presso Nasca precisamente a Chauachi, che ci hanno fatto comprendere meglio alcuni particolari.
I ritrovamenti di oggetti appartenenti a tre diverse generazioni culturali, che producevano tessuti, ceramiche ed altro hanno rivelato le stesse raffigurazioni di animali che sono state trovate nella Pampa.
Soprattutto uccelli della pioggia, perchè per loro l'acqua era il bene più prezioso.
Come ultima rivelazione una delle leggende Aymarà (popolazione del lago Tititaca);
essa dice che
il dio dell'acqua si alza in volo ogni anno dalle cime delle Ande per portare la pioggia, garantendo la vita alla pianura desertica (il Condor migra in quella direzione durante la stagione delle piogge).
Quindi ecco svelato gran parte del mistero:
I geoglifi e le linee sono legate al culto dell'acqua e della fertilità.
I disegni sono rivolte alle divinità del cielo e le piste e le linee sono percorsi processionali ed anche itinerari verso pozzi lontani o zone con riserve sotterranee di acqua.
Questo è stato il mio viaggio che mi ha portato a svelare alcuni dei più grandi misteri antichi.
Ma ce ne sono ancora tanti, forse un giorno ve ne parlerò.
Grazie per la pazienza e un caloroso saluto a tutti voi.
Ciao.
Immagini da Google
Riferimenti da fonti private
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