Lettori fissi

Una perfetta correlazione è il primo principio su cui si fonda lo sviluppo.
L'integrazione o anche proprio la parola "organico" vuole dire che nulla ha valore se non in quanto naturalmente
collegato al tutto e in direzione di un qualche fine vitale.


Frank Lloyd Wright

"La cultura per i poveri non può essere una povera cultura".

Claudio Abbado


giovedì 1 novembre 2018

Informazione



Buonasera amici e conoscenti.
Volevo avvisarvi che da oggi questo blog sarà congelato per sempre.
Ho creato un nuovo blog dove ci saranno tutti gli argomenti che tratto divisi.
Per cui se volete ancora seguirmi venite qui.

Un forte abbraccio, ciao.


Santi





Immagine dal web 


Ieri ho voluto giocare un poco con voi e spero di aver posto la giusta attenzione a tutto ciò che di sbagliato può fare il male travestito da bene. 
Per cui vorrei ora porre l'attenzione sulla serietà di ciò che accadrà oggi. 

Simpaticamente vorrei porre l'attenzione al  nostro nuovo giorno. 

Oggi si festeggiano i Santi, cioè quelli che con la loro vita ci hanno mostrato come mettere in pratica gli insegnamenti del Signore. 





Il giudizio universale
Beato Angelico
Immagini dal web 


Noi tutti possiamo farlo, la strada è indicata nelle beatitudini. 
Cosa significa essere santi? 
Essere consacrati a Lui, seguire solo ciò che è bene ed allontanare il male. 
Guardare alle cose del cielo rifiutando le cose terrene. 
Già nel Deuteronomio troviamo esattamente cosa vuol dire essere santi: 
"Tu infatti sei un popolo consacrato al Signore tuo Dio; il Signore tuo Dio ti ha scelto per essere il suo popolo privilegiato fra tutti i popoli che sono sulla terra" (Dt 7,7-7). 
È così Gesù stesso ci disse: 
"Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste" 
Ciò vuol dire che noi possiamo esserlo santi e non è vero quando spesso pensiamo o diciamo che essendo umani pecchiamo e non riusciamo a fare diversamente. È una scelta come tante, come lo scegliere di non fumare o non bere o qualunque altra cosa in cui fermamente crediamo. 

Quando Gesù ci esorta ad essere perfetti e dunque santi, non ci chiede di essere uguale a Dio ma di lasciarci riempire di Lui per suo mezzo, seguendo, con le nostre azioni, quel che sono le ispirazioni divine per il compimento della Sua volontà. 
Sembra qualcosa di molto difficile eppure noi a volte già lo facciamo senza neanche accorgercene quando ci fermiamo ad ascoltare una persona che ci racconta dei suoi problemi con pazienza o quando accompagnamo qualcuno gentilmente ad  una panchina perché si riposi, magari quando proviamo a far ritrovare un sorriso a chi l'ha perso ed ancora quando doniamo una carezza ad un sofferente... 

Vedete? Non è così difficile, basta seguire il nostro istinto che porta al bene comune. 

Citando il libro del Levitico Gesù ci disse: 
"Parla a tutta la comunità degli Israeliti e ordina loro: Siate santi, perché io il Signore, Dio vostro, sono santo" (Lev 19, 2). 
"Osservate le mie leggi e mettetele in pratica. Io sono il Signore che vi vuole fare santi" (Lev 20, 8). 

Questa dovrebbe essere la nostra vera vocazione, siamo stati creati ad immagine di Dio che è anche il nostro destino finale. 

Ed ora vi ringrazio e spero che vogliate festeggiare nel modo giusto questo giorno chiamati di Ognissanti, facendo innanzitutto gli auguri a loro ed a chi ne porta il nome. Almeno per me è così. 

Buona giornata in festa a tutti. Ciao. 



Il giudizio universale
Giorgio Vasari e Federico Zuccari
Immagine dal web 


mercoledì 31 ottobre 2018

E che Hallowen sia!




Buuuuuiui!!!

Immagine privata.
Vietata ogni riproduzione. 

Siccome la prossima notte sembra sia da dedicare a qualcosa alla quale possiamo donare mistero e siccome la mia città ne è piena, ho deciso di raccontarvi di come, nei tempi molto antichi, è nata qui la strana credenza dell'esistenza delle streghe meglio conosciute da noi col nome di Janare.

In particolare vi racconterò di una donna chiamata Bellezza Orsini che fu accusata di stregoneria e per questo terribilmente torturata a causa dei membri dell'Inquisizione.



Immagine dal web  


Ogni cosa è storicamente documentata.
Tutto nasce a causa di un semplice albero, il Noce e ad un popolo conquistatore, i Longobardi.

Nel 570 d.C. nacque a Benevento il Ducato Longobardo. La nostra città ne divenne capitale. Siccome il popolo era fortemente di religione cristiana, finsero politicamente, per non creare dissidi tra la gente, di convertirsi al loro culto.

Quando il duca Grimoaldo parti per Pavia dove si stava lottando per la conquista al trono di quel ducato, egli fu sostituito dal figlio Romualdo.

In realtà non abbandonarono il loro culto di origine celtica e di nascosto adoravano una vipera d'oro alata od a due teste rappresentante il Dio Wotan.
I loro riti si svolgevano anche a Benevento ed alla presenza di tale idolo intorno ad un noce, in particolare, che sembra fosse situato alle foci del fiume Sabato (ma la collocazione è incerta), i migliori guerrieri del ducato periodicamente svolgevano un particolare rituale.
Come in un torneo, appeso ad un noce veniva appesa la pelle o la carcassa di un animale, probabilmente una caprone, che i contendenti dovevano colpire con una lancia strappandone un pezzo, per poi mangiarlo crudo sempre correndo al galoppo (si dice addirittura correndo a marcia indietro).

Sembra che tali riti siano legati ad altri presistenti legati alla dea Iside, anche lei simboleggiata da un serpente, in particolare una vipera, ed anche a quelli di epoca preromana dove nei boschi e nelle campagne beneventane si praticavano culti misterici  dedicata alla dea delle selve e della notte Jana (da cui probabilmente Janara) che fu associata dai romani alla Dea Diana. Questi riti erano praticati di notte ed avevano una connotazione fortemente magica e che fu in seguito assorbita nel culto esoterico di Iside.

Ma furono i Longobardi a fare in modo, col loro strano rito nel quale si riconosce la pratica dello Sparagmos, a far nascere ed accrescere la credenza nelle Janare e nelle streghe.

Per contrastare tutto ciò, intorno al 600 d.C. il grande religioso S. Barbato iniziò una lotta per debellare questi riti, da lui considerati idolatrici.
Convinse, grazie ad un famoso miracolo, il Duca Romualdo a convertirsi al cristianesimo ed il patto fu sigillato da doni ricevuti. Infatti S. Barbato divenne Vescovo, fece abbattere sino alle radici il Noce e ricevette dal Duca Romualdo il simbolo d'oro del dio Wotan che lui fece fondere in un calice ed altri oggetti da usare in chiesa. Ma come abbiamo già specificato non fu realmente abbattuto il loro credo.



Immagine dal web 


La credenza popolare fece il resto e Benevento fu così considerata una città popolata da streghe.

Le lotte per l'evangelizzazione divennero cruente e costrinsero il Papa Innocenzo VIII a promulgare nel 1484 una bolla pontificia dal nome Summis desiderantes affectibus (Desiderando con supremo ardore)  dove si dava pieno potere all'Inquisizione, usando ogni possibile metodo per debellare l'idolatria.
Per cui ecco nascere una vera e propria caccia alle streghe.

Ed ora torniamo a parlare della giovane Bellezza Orsini.

Il suo vero nome era Isabella Orsini che per la sua evidente avvenenza fu così cambiato e come tale fu conosciuta al mondo.

Nasce, proprio in quei terribili anni (intorno al 1400), in un piccolo borgo vicino Rieti chiamato Collevecchio.
Il padre Angelo Orsini era un fattore e decise di far sposare la donna ad un giovane che sembra l'abbia abbandonata lasciandola sola con un neonato.
Per sopravvivere, non avendo alcun legame di parentela con loro, fu assunta come serva a Monterotondo (presso Roma) dalla famiglia nobile Orsini.
Oltre alle varie incombenze gli venne affidata una donna rinchiusa nelle carceri del castello, Lucia De Lorenzo da Ponzano, alla quale doveva portare da mangiare e bere.
Questa anziana donna conosceva la potenza curativa delle erbe e decise di insegnarle a Bellezza che pur sapendo come fosse realmente considerata Lucia (e cioè una strega) accettò di buon grado.
Da un particolare libro di 180 pagine da lei considerato oscuro e misterioso in cui vi erano scritti "tucti li secreti del mondo", imparò a guarire malanni, dolori, ossa rotte, a cancellare il malocchio ed a curare il mal francese, oltre alle altre cose.

La giovane divenne talmente brava da essere considerata dal popolo "guaritrice da ogni malanno".
Lei ne fu felice ma fu anche sfortunata e siccome un giovane non ebbe benefici dalle sue cure e morì, la sua famiglia la denunciò all'Inquisizione e venne convocata a Fiano.
Fu così che si presentò, nel 1528, dinanzi al giudice Marco Callisto da Todi che, essendo giovane e desideroso di divenire importante e quotato, ascoltando anche altre accuse di malocchi e false dichiarazioni di ugual genere, accusò Bellezza Orsini di stregoneria.

Cercò di difendersi spiegando cosa facesse esattamente con le erbe ma non fu creduta.
Subì, quindi, torture di ogni genere perché il caparbio e credulone giudice voleva a tutti i costi tirarle fuori una confessione.

È così nacque la leggenda dei sabba, delle Janare e streghe a Benevento.

Infatti la donna, a causa delle sevizie subite e della promessa che le fecero (le dissero che se avesse confessato l'avrebbero rinchiusa in un convento), lei raccontò del Noce.






Ecco come viene, in parte riportato dagli atti ufficuali:

"Andamo alla noce de Benevento e illi facemo tucto quello che volemo col peccato renuntiamo al baptismo e alla fede e pugliamo per signore e patrone el diavolo e facemo quel che vuole luj e non altro" 

"E andamo alla noce de Benevento dove ce reducemo tutte insieme e illi facemo gran festa e jova e pigliamo piacere e poi il diavolo piglia quattro frondi da quella noce e cusì ne ritornamo a casa e dove volemo ad streare e far male ad qualcheduno...".

Siccome le Janare dicono che avessero, tra le altre cose, il potere di volare spargendosi con un unguento, Bellezza ne inventò anche la formula.

Ed eccola riportata sempre dagli atti:

"Unguento, unguento, portace alla noce di Benevento, per acqua e per vento e per ogni maltempo".

Infatti dicono, anche, che possano volare solo in una notte di forte vento.

La povera donna, purtroppo fu ingannata e condannata al rogo.
Ma lei, ormai sofferente con tutte le articolazioni distrutte ed orribilmente torturata, decise di non dar soddisfazione a chi l'aveva così violentemente ed ingiustamente condannata e decise di suicidarsi conficcandosi nel collo un chiodo, trovato infisso sul muro della sua cella, più e più volte.

Così finisce la storia della cara Isabella Orsini.


La mia intenzione, nel raccontare tutto ciò è quella di porre l'attenzione su chi abusa nelle discriminazioni, nell'ignoranza dei pettegolezzi, nelle vendette e soprattutto nell'abuso di potere.
Purtroppo ancora oggi, nonostante la cultura e le nuove conoscenze, non siamo ancora capaci di di distinguere tra ciò che è giusto ed ingiusto e tra il bene ed il male. Occorrono riflessioni silenziose ed annullamento dell'orgoglio personale unito al desiderio di vendetta che è insita in ognuno di noi.
Ne saremo capaci un giorno?

Buon Hallowen a tutti ma solo se lo si fa per divertimento, perché è meglio che non si fomentino credenze senza senso e sbagliate.



Ed ora eccomi con un mio caro
amico luciferino...
Aaaagggghhhh!

Foto privata.
Vietata riproduzione. 


Da parte mia vi dico:
Accendete le candele stasera ed aggiungete una forte immagine del nostro Signore. Pregate, qualsiasi preghiera è ben accetta.
Perché tutti i nostri santi siano giustamente benedetti ed i nostri defunti siano perdonati ed amati nella Gloria di Dio per l'eternità.



Immagine dal web  



Vi abbraccio tutti ed alla prossima. Grazie!



domenica 28 ottobre 2018

Di una dolce vita...




Eppure nessuno mi aveva avvertita. 
Ero più che convinta di aver trovato il giusto modo di vivere. 
Ero felice ed appagata. Avevo un buon guadagno, un buon gusto nella scelta di abiti ed oggetti di cui ornarmi. Avevo un bellissimo gruppo di amici con cui uscivo spesso perché di tempo ne avevo e tanto. 
I miei erano orgogliosi di me e seppur non ci fossero quasi mai, credevano che fossi una persona in gamba e che se avessi voluto qualcosa avrei saputo come fare per ottenerla.    
Certo, era vero...ottenevo quel che volevo ma, forse, non mi conoscevano abbastanza. Forse avrebbero dovuto controllarmi di più. 
A volte ridevo della loro ingenuità. 
Anche perché non sapevano che ciò che vedevano in me e su di me non era il frutto della mia lungimiranza da gran risparmiatrice della loro "paghetta" ma c'era ben altro. 
Ho sempre amato vivere fuori. Nella strada incontravo persone capaci di farmi conoscere cose speciali, nuove ed a volte sorprendenti. 
Amavo imparare dalla gente diversa da me, con tradizioni diverse ed idee diverse; mi sentivo, in questo modo, cittadina del mondo. 
Ma ero una sedicenne e la curiosità era per me qualcosa di fondamentale. Facile era, quindi, anche fidarsi di tutti e per questo errare e fare amicizie sbagliate. L'incoscienza mi faceva fare scelte avventate. 
Come quella volta che con i miei simpatici amici francesi, più grandi di me, entrai in un locale. 
Le luci, la musica, la gente evidentemente ricca ed allegra...che meraviglia fu per me vedere tutto ciò. Mi dissi che era stata una vera fortuna conoscere questi ragazzi. Come avrei saputo di una tale esistenza senza di loro? 
Dunque scoprii di essere capitata in un luogo particolare, ci sedemmo su un grande e colorato divano con davanti stuzzichini e bibite di ogni genere, soprattutto alcolici. Mi dissero che sarei stata sempre loro ospite qualora avessi desiderato tornare lì. Mi sorpresi di queste parole ma poi venni a sapere che uno dei miei splendidi amici era parente del proprietario del locale, quindi non feci domande ed accettai di buon grado. 
Quella serata fu molto bella, tra discorsi interessanti di gran cultura ma anche di battute goliardiche e tanto, tanto gin. 
Qualcuno si offrì, infine, di accompagnarmi a casa e fu davvero tutto grandioso. 

In effetti mi piacque talmente che decisi di ritornare spesso lì. 
Le settimane erano pesanti e lo studio iniziava ad essere altamente noioso. 
Avevo bisogno di rilassarmi e divertirmi, per cui insieme ad altri amici, uomini o donne che siano, tornai spesso in quel locale. 
Scoprii in seguito che si trattava di un club esclusivo per gente esclusiva. 
Inizialmente fui felice di conoscere quel posto ed anche chi veniva con me ne era felice. 
Ma non mi accorsi che col tempo avevo imparato a bere troppo, a fumare troppo e qualcuno mi convinse anche ad usare delle leggere droghe, dicendomi che mi avrebbero aiutata a rilassarmi. 
Alcuni amici e specialmente le amiche col tempo mi abbandonarono. Ma a me non interessava, credevo fossero gelose e nessuno di loro mi avvertì dei grandi sbagli che avevo commesso e che in seguito aumentarono. 

Molti iniziarono a farmi i complimenti per la mia avvenenza. 
Ne fui lusingata ed essendo molto giovane ciò mi faceva molto piacere. 

Tra i tanti amici ne conobbi uno. 
Era molto bello. Alto e con un modo di fare molto affascinante ed allo stesso tempo arrogante. Inevitabilmente me ne innamorai. Come può innamorarsi una ragazzina come me che sogna l'uomo perfetto e "per tutta la vita". 

Furono giorni meravigliosi. Tra uscite in moto e corse con la sua macchina preferita, una jaguar nera e decappottabile. 
Andavamo ovunque ed io mi divertii tanto... 
Seppi che anche lui frequentava quel locale suddetto. 
Così fu che quasi ogni fine settimana lo passavamo al club. 
Divenimmo ospiti abituali e conobbi tanta gente, molti uomini... 

Lui divenne il mio ragazzo e sì, con lui ebbi la mia prima esperienza sessuale. Però fu molto dolce con me ed il mio amore crebbe. 

Passarono mesi molto belli ma da quel giorno tutto iniziò a cambiare. 
Luca, questo era il suo nome, non fu più così pieno di attenzioni come nei primi tempi. 
Nel locale, dove spesso ci ubriacavamo ed anche ci drogavamo, mi lasciava quasi sempre sola oppure in compagnia di amici conosciuti al momento. 
A volte ero talmente su di giri che non riuscivo a comprendere ciò che stesse realmente succedendo. 
Certi uomini iniziarono a toccarmi ed a baciarmi...ma io non ero cosciente. 
"Che fine ha fatto Luca?" questo mi chiedevo mentre la musica diveniva sempre più assordante e le luci mi ferivano gli occhi. 
Dopo mi ritrovavo stesa sul divano seminuda e con del denaro tra le mani o sparso sul tavolo e sul pavimento. Ah sì, erano molto generosi loro... 
La prima volta non compresi esattamente ma Luca fu così tenero con me e mi spiegò che a lui non dispiaceva. Anzi gli faceva piacere perché in questo modo mi avrebbe desiderata di più. Che stupida a credergli...ma ero innamorata. 

Bene, è inutile spiegare esattamente cosa sia accaduto in seguito. 
Compresi solo dopo molto tempo il mio errore. 
Luca mi lasciò ed io, visto il guadagno, continuai ad essere ospite del locale. 
Potevo permettermi tanto e riuscii ad essere ancora più bella e desiderabile di un tempo. 
I miei credevano che avessi trovato un lavoro di responsabilità in una grande azienda. Avevano fiducia in me e mai si accertarono se il tutto fosse vero. 

Ma la droga mi portò al limite. 

Se solo qualcuno mi avesse avvertita prima... 

Alla fine, tutti abusavano...alla fine ogni luogo era giusto ed ogni metodo anche. 
Fino a quando, tra sevizie ed abusi di ogni genere, mi ritrovarono su quel tavolo sudicio, piena di lividi e strafatta di droga. 
La mia grande e dolce vita era finita lì. 


Pia 




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lunedì 22 ottobre 2018

Tomb Raider nella mia vita...




Bene amici ho deciso di mostrarvi un pizzico della mia storia con la PlayStation.
Devo mantenere una delle promesse fatte al super Miki lo trovate qui.

Quindi ora vi scriverò dei videogames 

Tomb Raider.



Immagine dal web 


Il primo uscito nel 1996 per Sega Saturn fu poi trasposto anche su PC e PlayStation ed è stato sviluppato da Core Design e pubblicato da Eidos Interactive.
È la storia di un'archeologa inglese di nome Laura Croft che va in cerca di manufatti antichi, entrando nella storia e combattendo contro esseri mitologici. Il senso è tutto nel titolo "Tomb Rider" "Razziatrice di tombe".
Ci sono enigmi da risolvere, abbassamento di leve nascoste, ricerche di chiavi impossibili...praticamente un intrattenimento colmo di colpi di scena, di mistero ed avventura.

Un gioco che mi ha trascinato tanto, anche perché nel periodo suddetto era molto originale e altamente interattivo.
Infatti oltre al nome molto originale del personaggio ed il fascino di una donna bella e sensuale, la novità fu che si trattasse di un action-adventure. Cosa che influenzò tutti i giochi che seguirono.
L'unicità fu soprattutto quella della telecamera, posta alle spalle della figura (in terza dimensione) e l'ampiezza dei luoghi dove interagire che inizialmente erano formati con del visibilissimi poligoni ma che in seguito, nei giochi successivi, riuscirono a migliorare.

Fu tra i primi giocati e devo dire che la mia passione per i videogiochi nasce proprio grazie ed esso.

Purtroppo non ho più né il gioco né la PlayStation 1.
Comunque resta nel mio cuore per sempre. ❤


Tomb Raider divenne anche un magnifico film con la bellissima interpretazione di Angelina Jolie.



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Un prodotto internazionale che unì insieme Stati Uniti, Regno Unito, Giappone e Germania.
Nelle sale arriva il 15 Giugno del 2001 ed è diretto da Simon West.
Racconta la storia di Lara Croft che viene ingaggiata per trovare antichi manufatti in possesso degli illuminati.

Mi piacerebbe avere la bellissima Barbie con le fattezze di questo personaggio.
Molto bella davvero.



Immagine dal web 


Siccome i successivi videogiochi ebbero dei notevoli miglioramenti, io curiosissima mi soffermai soprattutto sul Tomb Raider III. 
Bellissimo lavoro e bellissima storia che qui vi riporto. 



Foto privata
Vietata riproduzione 


" Introduzione 

Milioni e milioni di anni fa un meteorite entrò nell'orbita terrestre, resistette all'impatto con l'atmosfera e precipitò nelle allora tiepide acque dell'Antartide. 

L'enorme cratere provocato dall'urto fu scoperto millenni dopo da alcune tribù polinesiane, che decisero di stabilirvi la dimora in virtù delle eccezionali condizioni ambientali, certamente diverse da quelle attuali. Il cratere divenne così un simbolo di adorazione per le popolazioni che si insediarono nelle sue vicinanze. 

Passarono gli anni e passarono le generazioni, finché inspiegabili e catastrofici eventi costrinsero i nuovi abitanti a fuggire in preda al terrore più cieco... 

Dimenticata per secoli, la regione del meteorite è oggi tornata di grande attualità e una compagnia di ricerca, la RX Tech, sta conducendo delle indagini sul luogo della caduta, registrando dati alquanto inusuali. È proprio in questa zona, infatti, che viene rinvenuto il corpo di uno dei marinai di una spedizione scientifica scomparsa più di un secolo prima e capitanata da Charles Darwin in persona. 

Seguendo quanto scritto nel diario di bordo, la compagnia di ricerca sembrerebbe aver dimostrato un notevole interesse non solo per la zona del cratere, ma anche per tutte quelle altre località dove i marinai allora coinvolti si sarebbero poi spostati...morendo nel corso del viaggio... 

Una di queste destinazioni e stata l'India - ed è proprio in India che ritroviamo una certa Lara alla ricerca di un leggendario artefatto chiamato Infada e del quale nulla si sa se non che custodisca indicibili poteri venerati da intere tribù nel corso dei secoli. 

Ma presto Lara scoprirà molto di più... "




In seguito l'attenzione si pose sull'uscita nel 2013 del nuovo videogioco che davvero mi ha conquistata, sempre Lara Croft ma più giovane ed inesperta con nessun collegamento nei confronti delle vecchie versioni di storia. 
Molto positive le varie critiche, è il primo ad aver ricevuto il rating M (Mature: vietato ai minori) dall'Entertament Software Raiting Board, per le scene violente ed il forte linguaggio. 



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Vietata riproduzione.  


Bellissimo il poster incluso nel cofanetto. 



Immagine privata.
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In seguito anche qui ci ritroviamo con un bellissimo film dal videogioco ispirato.  
L'esploratrice è interpretata da Alicia Vikander. Bravissima anche lei ma diversa dalla precedente interprete. 



Immagine dal web 



Immagine dal web 


L'arte nei videogiochi è per me quasi completa. 
Tra disegni, immagini, formazione e costruzione dei video per non parlare della musica, grande studio per quel che neanche conosco, credo che tutto sia importante ed estremamente ben fatto. 
A volte deludono ma non è il nostro caso, almeno per me. 

Spero sia stato interessante il mio scritto e vi rimando al prossimo post e forse alla prossima promessa fatta a Miki. 

Con un forte abbraccio, vi bacio e vi ringrazio. 
Ciao! 


domenica 21 ottobre 2018

Mare d'Ottobre




Non potrei proprio fare a meno del mare. 
È come se vivendolo, venissi trasportata in un mondo diverso, parallelo e senza confini né pensieri. 

La mia mente diventa sale e sabbia e bagnato ed azzurro dalle mille sfumature e profumo e vento ed onde e rocce. Tutto il resto? Cancellato. 

Se la giornata poi è raggiante di sole, ecco che tutto si completa. 

Vi auguro una splendida Domenica amici e vi regalo qualche magica foto scattate da me col telefonino. Baciooooo... 



























L'arrivo ed il ritorno, gioia e tristezza in un pizzico di tempo della nostra vita. 









Foto private. 
Vietata ogni riproduzione. 


lunedì 15 ottobre 2018

Aggiornamenti



Vi chiedo scusa per tutti questi cambiamenti e spostamenti. 
Sto provando le funzioni per inserire immagini. 
Non l'ho mai fatto ma credo che ora ci siamo. Dovrò fare altri cambiamenti ma essendo senza aiuti di nessun genere faccio tutto da sola e combino casini. 
Abbiate un pizzico di pazienza e grazie a tutti. Ciao. 



domenica 7 ottobre 2018

Ricamo e bellezza




Pochissimi sanno che grande lavoro ci sia dietro ad un ricamo.
Il tessuto su cui si dovrà posare, i colori ed i fili da scegliere con cura, il tipo di ago. L'uso sapiente di una mano delicata e ferma nella sua artistica abilità.

Oggi si fa uso delle macchine, veloci e traditrici perché falsificano la vera bellezza di un lavoro un tempo molto importante e sofisticato.

Dov'è finita la bellezza del non tutto uguale, del piccolo difetto originale che faceva in modo di distinguerli l'uno dall'altro.
E dov'e finito quel piccolo momento di genialità di quando, mentre si sta lavorando e creando, si provi ad inserire un piccolo punto personale che trasformerà quel ricamo in un gioiello di unicità e bellezza.



Abito ricamato di
Lucrezia Borgia
Pinturicchio 



L'origine del ricamo ci porta in Egitto.
Qui era in uso una particolare tecnica che utilizzava i filati atti ad unire pelli e teli vegetali. Questi capi finemente cuciti e ricamati erano destinati ai faraoni.







Ma l'eleganza nello stile lo dobbiamo ai cinesi con i loro stupendi lavori spesso molto elaborati.



Ricamo cinese su seta
XIX secolo 


In Europa non abbiamo purtroppo esempi di valore perché i primi erano realizzati con materiali poveri di uso comune e quindi sottoposti ad usura e distruzione.
In seguito divenne una tecnica pregiata utilizzata delle famiglie agiate ed alcuni ricami, ora ben conservati perché i materiali erano di alta qualità, li ritroviamo grazie ai bizantini. Oggetti ed abiti preziosi usati prevalentemente per le cerimonie.



Impero bizantino
Teodora
San Vitale
Ravenna 


La cultura saracena portò in Italia quest'arte e la prima scuola di ricamo nasce a Palermo nel secondo millennio.
Si propagò  in tutta Europa nel XII secolo facendo fiorire capolavori come i vari arazzi francesi, inglesi, tedeschi e quindi anche italiani.
Furono però le monache fiorentine che fornivano i parametri ecclesiastici finemente ricamati a far propagare questa mirabile tecnica facendo in modo che Firenze divenisse il centro culturale del ricamo.

Ma anche Milano richiamò artisti fiorentini e veneziani ed il loro stile di gusto arabescante ed orientaleggiante, qui infatti nacquero i primi merletti classici ed il filet.






Nel ricamo manuale i punti base sono qui elencati:


Punto Catenella




Punto Catenella ripassato



Punto Catenella annodato



Punto Margherita



Punto Erba semplice



Punto Erba cartoncino



Punto Palestina



Punto Nodino




Punto Indietro



Punto Festone o Smerlo



Punto Smerlo (variante)



Punto Smerlo di unione



Punto Corallo



Punto Piatto



Punto Raso



Punto Lanciato



Punto Rumeno



Punto Incrociato o Mosca



Punto Spina



Punto Spiga




Dì grande importanza è anche il materiale giusto per un buon ricamo.
La scelta però è varia e dipende dalla qualità, ovviamente. 






Ma il ricamo che preferisco è quello delle nostre nonne che seppur non esperte erano delle  ricamatrici talentuose. 
Quelle che ci regalavano corredi che neanche principesse e marchese. 









Ed infine vi lascio con questa splendida immagine in bianco e nero del
Tombolo.






Grazie a tutti ed alla prossima, ciao!


Immagini dal web