E un anziano della città disse:
"Parlaci del bene e del male".
Io posso parlare del bene che è in voi, ma non del male.
Poiché il cattivo non è che un buono torturato dalla fame e dalla sete.
In verità, quando il buono è affamato cerca cibo anche in una caverna buia e quando è assetato beve anche acqua morta.
Siate buoni quando siete in armonia con voi stessi. Tuttavia quando non siete una sola cosa con voi stessi, voi non siete cattivi.
Una casa divisa non è un covo di ladri, è semplicemente una casa divisa.
È una nave senza timone può errare senza meta tra isole pericolose senza fare naufragio.
Siete buoni nello sforzo di donare voi stessi, tuttavia non siete cattivi quando perseguite il vostro vantaggio. Quando cercate di ottenere, non siete che una radice avvinghiata alla terra per succhiare il seno.
Certo, il frutto non può dire alla radice: " Sii come me, maturo e pieno e sempre generoso dell tua abbondanza".
Poiché come il frutto ha bisogno di dare, così la radice ha bisogno di ricevere.
Siete buoni quando la vostra parola è pienamente consapevole, tuttavia non siete cattivi quando nel sonno la vostra lingua vaneggia. Ed anche un discorso confuso può rafforzare una debole lingua.
Siete buoni quando procedere verso la meta. Decisi e con passo sicuro. Tuttavia non siete cattivi quando vagare qua e là zoppicando. Anche chi zoppica procede in avanti.
Ma chi è agile e forte, non zoppichi davanti allo zoppo stimandosi cortese.
Voi siete buoni in molteplici modi e non siete cattivi quando non siete buoni. Siete soltanto pigri ed indolenti.
Purtroppo il cervo non può insegnare alla tartaruga ad essere veloce.
Nel desiderio del gigante che è in voi risiede la vostra bontà e questo desiderio è di tutti.
In alcuni è un torrente che scorre impetuoso verso il mare, trascinando con sé i segreti della colline ed il canto della foreste, in altri è corrente placida che si perde in declivi ed indugia prima di raggiungere la sponda.
Ma chi desidera molto non dica a chi desidera poco: "Perché esisti ed indugi?"
Poiché in verità, chi è buono non chiede a chi è nudo: "Dov'è il tuo vestito?", né a chi è senza tetto: " Cos'è accaduto alla tua casa?".
Kahlil Gibran
Immagine da google |
splendide parole Pia: ho sempre amato Gibran e in particolare il Profeta!!!
RispondiEliminaUn abbraccio
Sì Luigi, sono belle parole che spesso non vengono considerate...
EliminaIl Profeta è il più noto dei suoi volumi.
L'ho conosciuto ed amato subito anche se non è Santo...ahahahah...
Ti abbraccio e ti ringrazio, buona serata.
Un pezzo che fa molto riflettere. E' vero comunque che è molto importante essere in armonia con se stessi, è la chiave di diverse cose secondo me, anche se qui le riflessioni sono molto più vaste ed ampie :)
RispondiEliminaCiao Pia, trascorri una buona settimana :)
Hai ragione Maurizio fa riflettere...sperando che non finisca lì. 😉😉😉
EliminaCerchiamo di essere sereni sempre.
Abbracci e grazie.
Splendida settimana anche a te.
Oh beh, allora la razza umana è pigra e indolente ;)
RispondiEliminaBel discorso, vero e positivo.
Moz-
Qualche volta sì! E meno male...
EliminaGrazie Miki per le tue belle parole.
Ti abbraccio.
Ciao Pia, non potevi pubblicare un post più appropriato e veritiero dove in questi giorni la morte regna su i nostri mari.
RispondiEliminaUn caro e amichevole saluto da
Tiziano.
Tiziano caro, ti ringrazio di essere qui.
EliminaHai ragione...tutte queste tragedie devono finire ed al più presto.
Quello che mi fa pensare è...che forse, se fossero rimasti nel loro paese, sarebbe morti ugualmente...o forse no. Mah!
Preghiamo per loro...
Grazie! Ti saluto e ti abbraccio forte, ciao.
Kahlil Gibran è molto comprensivo. Sono d'accordo con lui. Prima di sentenziare che un altro è cattivo bisogna pensarci mille volte.
RispondiEliminaBacio Pia.
Infatti caro Gus, perché bisogna considerare molte cose che si nascondono dietro una cattiva azione.
EliminaGrazie e ti auguro una serena giornata, ciao.
"Purtroppo il cervo non può insegnare alla tartaruga ad essere veloce." purtroppo è vero, certe cose non si posso apprendere e non si posso insegnare. Un gran bel post cara Pia.
RispondiEliminaUn abbraccione e buon inizio settimana
Giusto Audrey, come la gabbianella che voleva essere un gatto...non so se conosci il libro...
EliminaCerchiamo sempre di conoscere noi stessi ed i nostri limiti e non sbaglieremo.
Abbraccissimi tesoro, bacio.
Ciao Pia, ho letto e riletto negli anni gli scritti di Gibran ma mi hanno sempre lasciato un vuoto dentro, sono d'accordo con lui quando ci dice di non giudicare mai chi ci sta intorno, ma non mi piace questa continua giustificazione dei comportamenti umani, manca una decisa presa di responsabilità, se sbaglio creando danno agli altri è giusto che paghi, troppo comodo dare sempre la colpa alle "situazioni" del momento, se ci consideriamo esseri intelligenti dobbiamo rispondere di ogni nostro gesto.
RispondiEliminaScusami lo sfogo e il mio essere controcorrente ma non amo il perbenismo dilagante e Gibran tende a "capire" chi danneggia dimenticandosi spesso chi viene danneggiato.
Questo non toglie nulla al tuo bellissimo articolo, immagine compresa.
Un abbraccio cara Pia, buona serata.
Ciao Romualdo, sì hai ragione anche tu.
EliminaMa credo che in realtà Gibran non abbia intenzione di giustificare chicchessia.
Invece secondo ciò che io ho compreso, nei miei limiti, penso che lui voglia suggerire che se una persona agisce in maniera cattiva è perché ha ricevuto cattiverie. Quindi se noi non perdoniamo e agiamo vendicandoci con la stessa moneta non eliminiamo il male, ma provocandone altro peggioriamo la situazione.
Inoltre penso che anche col nostro perdono, quella persona che ha agito male, non resterà impunita.
Spero di avere ben espresso il mio pensiero.
Grazie carissimo, sempre lucidi e ben equilibrati i tuoi pensieri.
Ti abbraccio forte e buona giornata.
Che dire amica mia, Gibran è un grande saggio e questo invito, alla ricerca interiore per riconoscerre ed accettare con tranquillità l' indole che ci caratterizza, nel rispetto dell'altro diverso da noi, lo dimostra.
RispondiEliminaUn bacio bellissima Pia e buona serata !
Sì mia cara Sciarada, se conosciamo noi stessi e accettiamo le diversità di tutti, vivremo quasi sicuramente in serenità.
EliminaIl rispetto è per me fondamentale.
Abbraccissimi e buona giornata, smack!
Post bellissimo,Pia.Dicono tutto le tue parole,prese in prestito da Gibran,se non che ogni giorno tutti noi combattiamo questa "silenziosa" e spesso invisibile battaglia tra il bene e il male che è nascosto in ognuno di noi..con tutte le relative conseguenze a cui può portare.E tutti i segni che inevitabilmente lasciano dentro di noi.Ma che,paradossalmente,ci aiutano a riconoscere e a vedere tutto ciò che di buono ci appartiene,quell'energia vitale che ci aiuta a vivere ogni giorno e ad andare avanti...bene e male non sono e non saranno mai così facilmente definibili,che non possono stare chiusi in una definizione...perchè toccano tante sfumature di quell'emozione unica e appartentemente incomprensibile che è la vita.Diversa per ognuno di noi,con il suo cammino,il suo personale percorso,i suoi problemi da afffrontare...e prima o poi ci trioviamo sempre davanti a quel bivio,in cui ci giochiamo spesso tutto:scegliamo per il bene o per il male...spesso inconsapevolmente ...spesso costretti,anche a sbagliare...l'unica cosa che conta è cercare di cercare "quel"bene dentro di noi...certò costerà fatica,sudore e lacrime,spesso,ma io credo sia la sola arma con cui possiamo affrontare il male,che portiamo anche dentro.Che fa parte di noi,in parte,ma non credo esista altro rimedio per combattere quella pigra ed ostinata indolenza.Che purtroppo attraverserà sempre l'umanità...perchè gli uomini si faranno sempre tentare e qualcuno cederà del tutto a questa tentazione...anche se il cervo non potrà mai insegnare alla tartaruga,possiamo sempre provare,ogni giorno,a dare vita a quel "desiderio"del gigante,che appartiene a tutti,cominciando dalle piccole cose...perchè è solo lì che possiamo trovare la vera serenità.Sembra facile,ma a volte è un lungo e doloroso cammino di consapevolezza,durante il quale cominciamo in noi a sentire netta,"forte e chiara" la distanza tra bene e male.Solo così,con il nostro orgoglio sempre in agguato,dietro l'angolo,possiamo guardarci meglio dentro,alla ricerca di quella voce interiore,di quello spirito che ci appartiene.L'unico che sa guidarci verso il bene che portiamo dentro,da sempre,tra tutti i rumori disordinati e confusi del mondo.E invece che giudicare l'altro come "diverso",come causa dei più disparati mali,impareremo che in lui può esserci un valore "aggiunto",una potenzialità,che può essere persino un contributo prezioso,un insegnamento per i nostri fragili e zoppicanti passi...è solo conoscendo,accettando e guardando faccia a faccia il "nostro" male,possiamo dare un senso al nostro bene .due facce di una stessa medaglia,che possiamo imparare a dominare,dosare,regolare...un equlibrio sempre complicato da mantenere...Affinchè prevalga sempre e comunque la voglia di ricercarlo,tra cadute,dolori e sbagli.Non possiamo fare altro,e tutti siamo sempre impegnati,ogni giorno,in questa "folle"corsa.Scusa la lunghezza,Pia,spero di non aver messo troppa carne al fuoco ed avere esagerato con le parole.Nessuna presunzione di spiegare un argomento così,non potrei mai...ma era troppo interessante ed "attraente" per non essere commentato.Perchè ci riguarda tutti,nel profondo.E tocca le nostre corde più intime,pìù fragili,più vere.Un saluto,Pia.
RispondiEliminaGiuseppe.
Giuseppe, mi è piaciuto molto ciò che hai scritto...
EliminaHai detto cose che non avevo notato, tipo l'orgoglio che è il male di tutti e che dobbiamo riuscire a domare...
Grazie non aggiungo altro alle tue parole.
Abbraccio forte caro amico e grazie di essere qui.
Grazie a te di darmi la disponibilità di esprimermi liberamente e senza vincoli,nonostante la mia lunghezza (che conferma la passione che ci metto dentro)scrivere e riflettere su sentimenti,emozioni,passioni...insomma su tutto ciò che riguarda la vita..è molto importante x me.Mi aiuta anche a crescere e a scoprire chi sono davvero,tra gli altri.Non sono "solo"parole,come non lo sono le tue e quelle di chi scrive qui.Ciao Pia.Ricambio il "forte"abbraccio,di cuore.
Elimina:)))!
EliminaNon conoscevo questo Gibran ma le sue parole mi sembrano davvero molto sagge.
RispondiEliminaIl suo è un invito davvero alla analisi interiore e nello stesso tempo al non essere pretendere troppo da se stessi ...... la perfezione non è di questo mondo
Bellissimo post. Un saluto ed un bacione Pia
Buona giornata, serata e migliore continuazione di settimana !
Arwen giusto!!!
EliminaLa perfezione non esiste, se abbiamo consapevolezza di questo, sono sicura che vivremo più sereni.
Abbracci e baci, grazie!
Pia volevo dire a non essere troppo pretenziosi .... ma mi è sfuggito un pezzo :-)
EliminaAbbracci e Baci Buona giornata
Arwen cara hai ragione anche su questo!
RispondiEliminaAbbraccio e grazie.
Bacioni ed a presto
RispondiEliminaproprio bella!!!
RispondiEliminaGrazie Dora, sì, concordo.
EliminaUn forte abbraccio, ciao.