C'era una volta una ragazza che non aveva le ali...ma che voleva, più di ogni altra cosa, volare.
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Già, la mia storia inizia proprio così...
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Già, la mia storia inizia proprio così...
Direte tutti: "Certo, è qualcosa di ovvio...tutti vorrebbero volare, magari!"
Beh! Quello che posso dirvi è che la mia e sua storia, inizia proprio così.
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Viveva in una famiglia benestante, aveva tutto ma non più di tante altre ragazze come lei.
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Viveva in una famiglia benestante, aveva tutto ma non più di tante altre ragazze come lei.
Aveva genitori che l'amavano, una famiglia splendida ed unita.
Ma lei sognava...
Voleva viaggiare, conoscere nuovi orizzonti, avere nuove esperienze.
Però... C'è sempre un però...
Come poteva lei fare qualsiasi cosa desiderasse se, ad ogni nuovo passo, erano sempre presenti suo padre o sua madre.
Erano pressanti e sempre ossessivamente lì, pronti a correggerla.
Così quando decideva di fare qualcosa lo faceva di nascosto...
Amava disegnare, costruire e fantasticare.
La sua veduta onorica non aveva limiti...quando dipingeva esprimeva ciò che provava...magari non erano perfetti i suoi disegni ma a lei non interessava...sapeva che anche gli errori, erano parte della sua opera e spesso quei lavori li amava, ancora con più intensità.
Tranne quella volta che qualcuno gli disse: "...ma lì c'è un errore..."
Quella consapevolezza le aveva fatto provare rabbia, voleva distruggere quel lavoro...
Per fortuna era anche saggia...attese che la sua rabbia fosse svanita e comprese che quel lavoro era il più grande di tutti i suoi lavori ed ebbe la forza di non distruggerlo e di farlo diventate il suo punto di forza.
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Ma andiamo con ordine e vedrete che tutto vi sarà più chiaro.
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Come spesso accade ai ragazzi, non aveva voglia di studiare, perché tutto ciò che amava le veniva negato.
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Ma andiamo con ordine e vedrete che tutto vi sarà più chiaro.
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Come spesso accade ai ragazzi, non aveva voglia di studiare, perché tutto ciò che amava le veniva negato.
"Sii educata...questo non si fa, quest'altro neanche..."
Lei avevo voglia in ogni momento di sciogliersi i capelli di togliersi le scarpe e di correre per strada o nei campi a piedi nudi...ma non si poteva fare.
"Sei una signorina ben educata...devi rispondere così...attenta a ciò che dici o che fai..."
per ribellione, se qualcuno le chiedeva qualcosa non rispondeva...
per ribellione, se qualcuno le chiedeva qualcosa non rispondeva...
"È timida..." dicevano tutti.
Per lei andava bene, l'importante era, fare ciò che desiderasse...
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Sogno di Primavera Vittorio Cavalleri 1903 |