Siamo nelle festività natalizie...
Ci divertiamo a scrivere ed a postare, un po' ovunque, tutto ciò che ci piace di questa ricorrenza preziosa, sia per i credenti che non...
Infatti è successo anche a me, ricordare le cose passate e sperare nel presente in un meraviglioso Natale, da passare con parenti ed amici.
Ma il mio principale pensiero per oggi, è caduto sui giochi...sì i giochi, quelli che ogni anno provvediamo a tirar fuori per divertirci in modo semplice e divertente.
Il primo pensiero ovviamente per me, è stato il ricordo delle serate a giocare a Tombola. Tradizione tramandata di generazione in generazione... E non ridete...:-) :-) :-)
Le facce degli adulti quando viene proposto questo gioco è un misto tra:
Nooooo...
Ecco lo sapevo...
Uffa`!!!
E poi c'è:
E va bene...
Dai che poi c'è l'altro gioco...
Solo per una volta...
E poi moooolto raramente:
Siiiiiiiiii...
Che bello...
Era ora...
Inutile specificare le varie età dei singoli pensieri... ;-) ;-) ;-)
Comunque sappiamo che insieme ai nostri amici i giochi variano e qui non ne farò un elenco perché in realtà ciò che voglio scrivere è qualcosa di diverso.
In casa mia ho da vario tempo un gioco molto prezioso per mio marito...
Intendo infatti descrivervi a mio modo di quello degli
Scacchi.
Vi anticipo subito che, anche se ci ho provato mille e mille volte, non sono riuscita a capirlo bene e quindi non chiedetemi di questa o di quella mossa, farei solo enormi figuracce.
Come dicevo prima, mio marito l'adora ed in realtà ciò che attira moltissimo me, è l'artisticità di questo gioco per me così elegante ed intelligente.
Quindi eccomi al dunque ho deciso di raccontarci un po' di esso...ma vi avverto è senza pretese perché ho solo letto qualcosa a riguardo e nulla più.
Le origini di questo splendido gioco sono difficili da identificare.
Antichi poemi persiani descrivono, talvolta anche in dettaglio, un antico gioco da tavolo, lo Chatrang, che sembra avere notevoli tratti in comune con il moderno gioco degli scacchi. Questi stessi poemi (risalenti circa al VI-VII secolo d.C.) definiscono il gioco persiano del Chatrang come derivato da un gioco ancor più antico e di provenienza indiana, lo Chaturanga.
La sua estensione poi ci fa arrivare fino in Persia grazie ad alcuni mercanti che iniziarono a viaggiare atteverso l'Europa.
Tra i primi scritti relativi agli scacchi, oltre quelli già citati, troviamo alcuni risalenti all'epoca medioevale...intirno al 1000 d.C. e ci giungono dalla Spagna.
Ma non fu molto apprezzato da tutti.
Essendo un gioco in cui si poteva anche scommettere, venne considerato un gioco d'azzardo e divenne presto considerato illegale dal papa Alessandro II che, verso la fine dell'undicesimo secolo, lo dichiarò illegale.
Ancora oggi in alcuni paesi islamici è proibito.
Verso il XVI secolo divenne un divertimento di professione.
I primi giocatori di fama li troviamo in Italia e Spagna. Si contesero spesso il rpimato nel campo avvalendosi di qualificati giocatori come: Leonardo di Cuntro (il Puttino), Paolo Boi (il Siracusano), Cesare Polerio (l'Abbruzzese) e Gioacchino il Greco (il Calabrese) tra gli italiani e poi ci sono per la Spagna Damiano ed il grande Ruy Lòpez de Segura.
Comunque il più fmoso e considerato Campione del Mondo nella sua epoca fu: Gioacchino Greco che scrisse e pubblicò il celebre Traité des échecs.
Piccola chicca di curiosità...i nomi dei pezzi della scacchiera sono di evidente origine ma c'è un'eccezione e riguarda l'Alfiere.
Infatti questo particolare era in origine rappresentata con una forma di Elefante.
Infatti questo particolare era in origine rappresentata con una forma di Elefante.
La parola Alfiere deriva dall'indiano Alfir che significa appunto Elefante.
Anche in russo la porola è Slon = Elefante, mentre in inglese si preferì chiamarlo Bischop cioè Vescovo.
Bene amici cari con questo ho concluso...
Vi abbraccio tutti e vi auguro un felice e sereno periodo di festività.
BUON NATALE
Immagini da Google