Ora voglio raccontarvi di quella volta che mi sono venuti i brividi!
Ma no, dai, non i brividi di freddo...
ma...
di pa...uuura ed angoscia.
Si sa, a volte sentiamo il bisogno di qualcosa di forte che ci faccia smuovere, provare emozioni contrastanti che alla fine ci facciano sentire energici e pronti alla reazione,
positiva però.
Tanti sono i film che attirano per effetti scenici strabilianti, certo...
ma un tempo tutto era nella nostra mente.
Immaginavamo cose terrificanti che, scritte solo con penna e calamaio, ci davano la possibilità di fantasticare.
Ed allora come non ricordare un mio amico di notti da incubo o di macchiavellici misteri come il grande
Edgar Allan Poe.
Ho sempre pensato che non fosse il massimo della bellezza,
solo guardarlo mi fa venire un brivido dietro la schiena...brrrr...
Comunque, tornando a noi, questo fantastico autore, di storie e poesie ne ha elaborate tante, ma è talmente conosciuto che non voglio star qui a raccontarvi di lui e di tutto ciò che ha scritto o fatto.
Posso solo aggiungere che senza di lui chissà come sarebbero nati i generi Thriller, gli Horror ed i Gialli.
Voglio però concentrare la mia attenzione esclusivamenente su di un racconto, l'unico che me l'ha fatto amare come nessuno,
Il ritratto ovale.
Ahahahah...mentre leggevo per l'ennesima volta il racconto, mi è venuto fuori questo disegno...ahahahah...non ho resistito e l'ho postato. terrificante ispirazione, non trovate? |
Lo so, è tra i più conosciuti e commentati, ma vi sto parlando di me e di quello che mi affascina.
Che ci posso fare se non mi discosto molto da tanti altri?
La storia già inizia con il primo punto interrogativo, chi è il ferito e perché entra in un castello non suo e tra l'altro disabitato?
Accompagnato da un maggiordomo che è più misterioso di lui.
"Il castello, nel qual il mio domestico s'era deciso di penetrare a viva forza...era una di quelle costruzioni, indecifrabile miscuglio di grandezza e melanconia...in mezzo agli Appennini..."
chissà poi perché "in mezzo agli Appennini"...
Sembrava che fosse lì pronto ad
accoglierli, ma cosa strana decisero di entrare nella stanza più piccola ed appartata della casa...secondo voi ciò è normale?
Se fossi stata lì, avrei scelto la camera
più bella ed anche riscaldata di tutto l'ambiente (sapete com'è soffro il freddo e l'umidità io!).
Lungo i muri erano tese delle tappezzerie...nonchè di una quantità veramente prodigiosa di pitture moderne, in sontuose cornici dorate, d'un gusto arabesco."
Ed ecco ora il bello, si sente improvvisamente attratto dai vari dipinti sparsi sulle pareti della casa.
Visto che in ogni castello che si rispetti ci sono quadri appesi...il mistero comincia.
Siccome il sonno non arriva, pensa bene di informarsi meglio sulle opere che vede appese ai muri, così con grande capacità di ossevazione, riesce a trovare testi che danno l'esatta spiegazione di ogni singola opera.
Così comincia a leggere e fa in modo che il maggiordomo gli faccia più luce possibile grazie ad un candelabro a più bracci.
Essendo il protagonista impossibilitato a qualsiasi movimento tranne la lettura, legge...legge...legge, il tempo passa e ad un tratto si sente lo scoccare della mezzanotte (ok, ora è una cosa ovvia, ma allora probabilmente non era così), così per non svegliare il maggiordomo, nonostante le difficoltà del suo stato avvicina il candelabro per vedere meglio, era a suo dire pieno di ceri.
Immagine dal web |
Scopre così una piccola nicchia ed un misterioso ritratto di donna.
"Ma questa operazione produsse un effetto assolutamente inatteso. I raggi delle molteplici candele (perché ve ne erano molti) caddero allora sopra una nicchia che trovavasi sulla parete...e mi apparve d'un tratto, in mezzo alla viva luce un quadro...
Era il ritratto d'una giovine donna le cui forme già pronunciate, accennavano a una donna ormai fatta."
Secondo me, essendo molto assonnato incominciò a vedere cose strane, comunque Edgar ci fece chiaramente capire che qualcosa di misterioso aveva attirato il nostro amico ferito.
La descrive come una semplice busto femminile, la testa con un leggero cenno di spalle e seno, precisa molto bene che lo stile è tipico da vignetta alla maniera di Thomas Sully.
"Era una semplice testa, giacché il collo e le spalle vi si intravedevano appena; il tutto composto in quello stile che suol chiamarsi, in linguaggio tecnico, stile da vignetta; vi era assai della maniera di Sully nelle teste di sua predilezione. Il braccio, il seno, e fino alle ultime ciocche di capelli, si fondevano in modo da sfuggire ad ogni indagine, nell'ombra indefinita ma intensa che serviva di fondo all'insieme.
La cornice era ovale...dorata...foggiata a rilievi sul gusto moresco.
Thomas Sully Contemplation - The Poetess Olio su tela Mississippi Museum of art 1846 |
Si tratta quindi di scoprire perché ebbe l'impressione di trovarsi davanti ad una persona viva.
Eh già, proprio così, aveva l'impressione fortissima che fosse vivaaa...
Si spaventò per questo e rimase a contemplare l'immagine (praticamente imbambolato) per più di un'ora, perdendo il senso del tempo.
Questo a me succede sempre quando ammiro un quadro, comunque...continuando...
Pensa e ripensa crede di capire il perché di questo mistero, così decide di spostare il candelabro, forse la luce falsava l'opera, ma in realtà lo fece per non avere il quadro ben visibile.
"...aveva indovinato che il fascino di quella pittura era un'impressione vitale assolutamente adeguata alla vita stessa...Pieno di spavento profondo, misterioso, io ricollocai il candelabro alla sua pristina posizione..."
Così rovistò tra i libri che aveva scovato, per capirne la descrizione, ma ciò che lesse fu ancora più singolare.
Si trattava di una "giovinetta" bella d'aspetto e di animo, che s'innamorò perdutamente del pittore divenendone sua sposa.
In realtà lui era molto più infatuato della pittura che della donna e lei essendo ancora giovane e gaia, desiderava un maggiore interesse da parte dell'uomo.
Cosa inaspettata e galeotta fu che il pittore propose alla moglie di farle un ritratto.
Il luogo che scelse per fare ciò era umido e con poca luce, cosa ideale per dipingere, ma molto dannosa per la salute di chiunque.
Man mano che il lavoro procedeva, la salute della donna peggiorava, ma il marito era troppo assorto nella realizzazione della sua opera da non accorgersi di nulla.
"...cosicché egli non voleva vedere come la luce che cadeva così lugubremente in quella torre isolata disseccava le fonti della salute ed ogni vigoria di spirito della sua amata, la quale deperiva visibilmente agli occhi di tutti fuorché ai suoi. Ma essa sorrideva sempre..."
Tutti coloro che avevano l'opportunità di vedere la sua opera, trovavano prodigioso ciò che stava venendo fuori ed anche un pochino strano.
Alla fine decise di non far più assistere a nessuno la finale realizzazione dell'opera.
Si chiuse in quella stanza con la moglie ed uno strano ardore gli prese, tanto da non staccare più lo sguardo dal quadro, neanche per guardare la donna.
Non si accorse che ogni volta che aggiungeva colore sulla tela, la moglie tale colore lo perdeva.
Quando l'ultima pennellata fu data era così contento di ciò che aveva fatto da esclamare quasi spaventato:
"davvero che è la vita istessa!"
Poi guardò bruscamente la sua amata e si accorse che era
Morta!
Va bene ho capito più che spaventarvi vi ho rattristato, ma trovo questo racconto molto affascinante...non siete d'accordo con me?
Tutto ciò che ha scritto Poe ha un fascino particolare ed è unico nella sua semplicità.
Voi cosa ne pensate?
Tutto ciò che ha scritto Poe ha un fascino particolare ed è unico nella sua semplicità.
Voi cosa ne pensate?
Adesso vi lascio anche perché credo di essermi dilungata abbastanza.
Vi abbraccio tutti ed a presto.
Immagini da Google
Ciao Pia, bellissima descrizione di chi ha dato i natali all'"orror" moderno, a differenza di Lovecraft che ne a seguito, poco dopo, le orme dando grande fama al genere(l'orror di Lovecraft è decisamente più cruento) Poe è riuscito a portare i suoi racconti ad un livello che negli anni a venire difficilmente è stato eguagliato.
RispondiEliminaI suoi triller poco splatter e molto psicologici fanno di Poe uno scrittore di primissimo livello.
Hai raccontato il tutto con grande passione e un pizzico d'ironia, e con dovizia di particolari mi hai permesso di passare qualche minuto con dell'ottima lettura, un racconto che non conoscevo.
Mille grazie e complimenti.
A presto, Romualdo.
Sì Pia, come hai descritto tu l'opera di Poe mi ha attratto veramente e, per la verità, ancora di più il dipinto dell'"amata in contemplazione". Un viso dolce, solare, affascinante, da stare io in contemplazione.
RispondiEliminaUn caro saluto,
aldo.
Mia cara Pia ci hai fatto una descrizione affascinante di questa opera di Poe, uno scrittore davvero eccezionale, una scrittura Horror che sono riuscita a leggere anch'io pur non amandola come genere, ricordo qualche anno fa'...
RispondiEliminaMi è piaciuto molto come ci hai raccontato la storia, con quel pizzico d'ironia che non guasta...
Grazie..buona notte, Stefania
Non ho mai letto Poe per evitare di avere gli incubi notturni. So però che il suo fascino di scrittore particolare colpisce.
RispondiEliminaBuon venerdì!
Complimenti Pia, descrizione avvincente dell'opera di Poe.
RispondiEliminaben vengano i brividi amica mia, purchè siano poetici come questi, e non fine a se stessi come accade spesso nella letteratura contemporanea!!!
RispondiEliminaUn sorriso
Giusto Romualdo,
RispondiEliminaLovecraft è in subitanea successione a lui e si sa con certezza che alcune suoi primi lavori erano ispirati a lui, diciamo che in realtà si è evoluto toccando addirittura la fantascienza.
Invece ho amato ed amo molto Poe perché ciò che scrive è fluido, in questo modo entro nel suo mondo con estrema semplicità, ovviamente è un parere personale, magari per altri non è così.
Grazie per i complimenti sempre graditissimi, ma soprattutto per l'opportunità di confronto che mi dai. Il tuo punto di vista mi è molto caro, anche quando sei in disaccordo con me 😋😋😋. Baci.
Grandissimo Aldo,
RispondiEliminache occhi di lince che hai!
Il bellissimo ritratto è come già scritto del grande Sully.
Ho cercato tra le sue opere quella che più si avvicinava alla descrizione di Poe.
Alla fine l'ho trovata ed ho avuto subito l'impressione che l'autore del racconto stesse parlando proprio di lei.
Quindi il mio ritratto non ti è proprio piaciuto eh???
Disegnato con la penna direttamente sul tablet, senza possibilità di correzione (perché purtroppo non ho ancora imparato come si fa), ispirazione misterioooosa!!! Ahahahahah...
Baci carissimo e grazie.
Complimenti Pia sei riuscita a condensare mirabilmente ed anche in modo ironico questo racconto di Edgar Allan Poe. Hai fatto anche il ritratto della giovane donna…ora puoi dare alle stampe la nuova versione riveduta e corretta del “Ritratto ovale” che e a mio avviso è pure più simpatica.
RispondiEliminaBuona giornata un abbraccio
enrico
Ciao Stefania,
RispondiEliminaanch'io ho difficoltà a leggere cose horror, figuriamoci i film, che guardo certo, ma solo perché sono curiosa.
Mi hai fatto venire in mente quando c'erano quelli di Dario Argento, terrificanti, soffrivo a vederli, sempre con la mano davanti agli occhi...ahahah...ci sono scene che non conosco e mai conoscero`.
Grazie per ciò che mi hai detto sul mio modo di scrivere e ti ringrazio, anche se l'ironia è un'arma a doppio taglio (giusto perché siamo in tema).
Un bacio grandioso ed un abbraccio.
Buona giornata.
Carissima Kylie,
RispondiEliminami hai fatto sorridere, hai ragione, non è facile leggere certe cose.
All'inizio anch'io li evitavo, poi la curiosità mi ha spinto...
Però ti assicuro, i suoi scritti sono più misteriosi che paurosi.
Grazie e buona giornata anche a te.
Grazie Gianna!
RispondiEliminaSono contenta che ti sia piaciuta.
Ti abbraccio e serena giornata.
Giustissimissimo Luigi!!!
RispondiEliminaApprovo e sottolineo.
Ciao e grazie.
Ciao Enrico, grazie!
RispondiEliminaEcco...proprio questo è il punto, troppo simpatica per essere reale...non adattabile ad un horror, sing 😢😋.
Buona giornata simpaticissimo amico.
Sai Pia, se mi assicuri che il ritratto ovale è il tuo autoritratto allora le cose cambiano e mi rimangio quello che ho scritto.
RispondiEliminaBuon pranzo,
aldo.
Ciao Pia,
RispondiEliminache bello ripassare da te, mi mancava!!! Devo essere sincera non amo molto i gialli o gli horror, però, se scritti davvero bene, ogni tanto per cambiare mi butto nella storia. Il tuo è un gran bel post e devo dire che mi hai fatto venir voglia di leggerlo, lo prenderò senz'altro. Tanta volte anche se conosci l'esistenza di un autore spesso non lo leggi, questa è la volta buona che rimedio questa lacuna ;)
un abbraccione e buon week end
Autore davvero straordinario Poe, e modernissimo :)
RispondiEliminaUn saluto a te Pia :)
Ahahahah...grandioso Aldo!
RispondiEliminaMa proprio non vuoi mollare eh?
Se fossi così terrificante mi preoccuperei!!!
Baciiii...
Audreyyyy...
RispondiEliminache bello riaverti qui!
Son contenta che ti sia piaciuto, sì leggilo e poi mi dirai.
Hai ragione, anch'io conosco autori e romanzi che non ho mai letto, poi succede qualcosa che ti fa cambiare idea e...è troppo bello cambiare idea!!!
Baci splendida amica.
Ciao Maurizio!
RispondiEliminaSì Poe è modernissimo e questo sono quasi sicura che non cambierà mai.
Grazie del tuo saluto e ricambio con un abbraccio.
Ciao Pia!!
RispondiEliminaPur grande che sia io ho antipatia innata verso l'orrore e tutto quello che è "brutto" a prescindere per cui non risparmio nemmeno Poe,che non ho mai letto
Sono scusata? ghghgh
Un abbraccio grandissimo amica
Baciotti :))))
Ciao Claudia carissima.
RispondiEliminaCerto non tutti siamo uguali, se a te non piace l'orrido è più che giusto.
Comunque preferisco sempre il bello anch'io.
Bacissimi e serena domenica.🌞🌸🌻
Devo dire che effettivamente c'è qualcosa di sadico nel volto di Poe.E' stato però un grandissimo scrittore nel suo genere e la tua recensione gli rende veramente giustizia.
RispondiEliminaAhahahah...sei d'accordo con me allora!😉😉😉
RispondiEliminaGrazie carissima Ambra.
Ottima descrizione per un grande autore.
RispondiEliminaSaluti a presto
Concordo con quanto scrive Romualdo. A proposito dei precursori dell' horror moderno. E ha nominato i più grandi.
RispondiEliminaDi Poe preferisco "Gli Occhiali" e "Ligeia".
E ora vieni a ritirare un premio da me.
Grazie carissimo Vincenzo!
RispondiEliminaUn abbraccio e felice giornata.
Ciao Mariella,
RispondiEliminahai ragione Romualdo ci ha parlato molto bene di Lovecraft, un grande nel genere horror.
I racconto che hai scelto sono bellissimi ed anche come dicono grotteschi.
Grazie Mari, arrivo.
ARTE DIVINA.
RispondiEliminaCiao Carolina.
EliminaMi dispiace ma vedo solo ora...chissà se leggerai ma comunque desidero ringraziarti e dirti semplicemente...hai ragione!
Grazie e perdonami!
Cara Pia il tuo racconto non mi sembra molto" Horror" Il fatto che qualcosa di vitale rimanga in ciò che ci rappresenta é credenza antichissima: gli Egizi non permettevano la riproduzione frontale ma solo di profilo per tema di perdita del Ka. Credo che questi scambi vitali inconsci tra persone sia all'ordine del giorno. Grazie Pia
RispondiEliminaCiao Dante, che bello averti qui!
EliminaSì, è vero...gli egizi credevano ciò.
Rubare l'anima o la vitalità di una persona solo dipingendo però è una grande idea dell'autore, ammettiamolo... ; )))
E comunque c'è sempre una fonte d'ispirazione quando scriviamo qualcosa di nostro...credo che sia valso anche per lui.
Abbraccio grande e grazie mille a te!