Mio ispiratore negli anni di studi passati, ora non posso fare a meno di parlarne.
Sognavo ad occhi aperti in quei meravigliosi tempi (come se non lo facessi più...ahahahah...), disegnavo piccoli progettini che somigliavano, senza ancora averlo studiato, ad i suoi.
Mi piace molto il suo stile, di ovvia ispirazione orientale (più precisamente giapponese).
Ma ora vi racconterò tutto di lui, sempre che ne sia capace.
Frank Lloyd Wright
Nacque nel 1867 a Richland Center nel Wisconsin ed ebbe una difficile situazione familiare,
tra il padre che era nei suoi confronti indifferente e la madre che dopo un pò divorziò da lui. Frank forse non seppe mai il perchè.
Eriditò in parte il carattere del padre, sempre agitato ed insoddisfatto di ciò che realizzasse e purtroppo anche l'indifferenza nei confronti della famiglia e come lui amò la musica.
I suoi studi furono non proprio eccellenti, dopo due anni di ingegneria entrò nello studio di Sullivan (del quale vi ho già descritto) e collaborò con lui per 6 anni.
Sin da subito rivelerà l'intenzione di rifiutare il tipo di progettazione esistente.
Per lui assolutamente errata era la concezione urbanistica di tipo industriale e l'attenzione sua cadde principalmente sulla vita di periferia, in particolare sui cottage, che non rappresentavano un luogo dove il lavoratore trovava riposo fuori dalla città, ma diveniva realtà urbana e naturale nello stesso tempo.
Quello che si nota subito nei suoi lavori è che la forma non si mimetizza nel paesaggio ma la domina con i suoi volumi intagliati, le forti strutture orizzontali e verticali.
Esternamente è maggiore una ricerca manufattiera, all'interno sono a vista i pilastri di mattoni e grosse pietre.
Quindi la geometria dell'opera umana entra e s'impone alla natura, mentre quest'ultima entra nella vita umana.
La posizione planimetrica sarà libera e dipenderà dal luogo in cui si posizionerà sul sito.
I materiali che userà saranno esclusivamente del luogo ed il disegno dei suoi piani orizzontali e verticali si ispireranno alle linee orizzontali e verticali esistenti nella natura del posto.
Qui l'edificio viene ristrutturato dall'uomo per divenire luogo della propria vita.
La "Manifattura" diverrà per lui di grande importanza, la natura è soltanto il materiale con cui gli uomini fabbricano lo spazio.
Ecco cosa successe in realtà.
Siccome per lui la storicità non doveva esistere nelle progettazioni future (infatti lui detesterà la forma storica-politica di concentrazione del potere),
conforme a ciò creò le Prairie Houses
ossia le case della Prateria
e nel 1909 progettò il suo capolavoro,
la Robie House.
Già qui si nota la sua polemica contro le Megalopoli industriali.
In realtà la sua visione non è naturalistica.
Lui ha piuttosto l'idea di libertà del principio democratico dettato da Lincoln:
"libertà è la possibilità riconosciuta ad ogni individuo di definire in modo diretto e personale il proprio rapporto con il mondo."
Per Wright la casa dev'essere il tramite di contatto con la realtà, in cui ciascuno realizza se stesso.
Quindi di conseguenza eliminerà la "scatola" spaziale, ridurrà le forme orizzontali e verticali, gli incroci di piani dove la pianta sarà libera di articolazioni, le forze portanti saranno concentrate all'interno.
Annullerà le separazioni netta tra interno ed esterno.
L'edificio sarà in accordo pieno con il luogo naturale scelto per la progettazione ossia con il sito.
Ma le sue idee di linea urbanistica saranno messe più in luce quando progetterà la sua città ideale.
Lui chiamerà questo suo ideale urbanistico Usonia, che in seguito si realizzerà nella sua Broadacre City.
Ogni abitante avrà a disposizione un suo appezzamento di terreno da costruire.
La realizzazione potrà essere incentrata e quindi posta anche lateralmente.
Avranno la pianta ad L, saranno tutte ad un piano con coperture piane, le pareti saranno ancorate direttamente al terreno, ecc.
Quello che si prefiggerà sarà un'architettura così forte, nella propria realtà formale, da urbanizzare anche i boschi, le cascate ed i deserti.
Purtroppo il periodo di grande depressione non gli portò commissioni alte per questo suo progetto.
Nell'attesa però lui realizzò alcuni tra i progetti più rappresentativi della sua arte tra cui la famosissima
Casa sulla Cascata
Disegno di Frank Lloyd Wright |
Qui è molto evidente l'equilibrio, come l'intendeva lui,
tra il costruito e la natura.
Credo che sia con questo progetto che si farà spazio in lui, l'idea esatta che avrebbe dovuto avere il suo tipo di progettazione che in seguito chiamerà "Architettura organica".
Questo progetto venne realizzato tra il 1835 ed il '39 e gli fu commissionato da Edgar Kaufmann jr. che fu allievo di Wright.
È situata nei boschi della Pennsylvania sopra il torrente Bear Run.
Il terreno apparteneva a tale famiglia e queste sono le parole del maestro a riguardo:
"In una magnifica foresta, uno sprone di solida roccia che sorge a fianco di una cascata... la soluzione naturale apparve quella di sospendere in aggetto la casa al suo sostegno roccioso, sopra la cascata. La prima, tra le case da me costruite, eseguita in cemento armato: e perciò la sua forma si modellò sulla grammatica di questo tipo di costruzione".
Questa è la descrizione fatta proprio da Kaufmann jr.:
«Wright concepì l’edificio come una serie di vassoi orizzontali con bordi di irrigidimento;
questi vassoi sono semplicemente distanziati, l’uno rispetto all’altro, da brevi massi di pietra.
Dove si incontrano pietra e cemento, è quest’ultimo che è continuo.
Attorno al camino Wright proiettò i suoi spazi:
verso sud il soggiorno, a sbalzo sulla cascata; verso est l’ingresso; verso ovest la
cucina; verso nord una stretta striscia per le scale e il pranzo;
tutto ciò organizzato per mezzo di quattro pilastri bassi e massicci, che definiscono la campata centrale del soggiorno ... Sotto il livello principale c’è un piccolo ambiente per il riscaldamento e per il magazzino con il bagno di servizio ... Sopra, a nord, le stanze da letto con i bagni si raggruppavano in serie sempre più strette che vanno da est ad ovest, raccolte insieme appunto per controbilanciare l’aggetto del soggiorno verso sud».
Per ora mi fermo qui, perchè non posso proprio essere sintetica con lui,
Un caloroso abbraccio a tutti.
Immagini da Google
Per ora mi fermo qui, perchè non posso proprio essere sintetica con lui,
Un caloroso abbraccio a tutti.
Immagini da Google
A pensare che io adoro i mini appartamenti. :p
RispondiEliminaIspy 2.0
Disgraziato...!!!😋
RispondiEliminaCambiare idea è sinonimo d'intelligenza...😉😉😉
E Stato allora il predecessore dei grandi aechitetti di oggi ,che progettano e fanno costruire bellissime case ,come i looft che usano oggi anche qui, se ne vedono.parecchi e potreci abitare sarebbe una mreraviglia !
RispondiEliminaMa non solo case ,anche chiesette in montagna, il Museum Paul Klee a Berna ,il tetto é ondulato e va a combaciare il grande prato anche lui ondulato ,in modo che sembri tutt'uno
Ciao Pia ,molto interessante la tua descrizione ,,,sempre bello venire da te ,,,ti auguro una bella giornata ...un abbraccio ...
Mi ritrovo molto col pensiero "ecosostenibile" di Wright, ma amo più gli interni delle sue case che gli esterni. Sono più calorosi, meno spigolosi... non trovi?
RispondiEliminaMoz-
La sua casa sulla cascata è il mio sogno, semplicemente superlativa!!!
RispondiEliminaDi lui sapevo poche cose perchè, anni fa, lessi qualcosa per curiosità e perchè mi piaceva. Purtroppo, a scuola, non sono riuscita a trattare l'argomento, però, visto che era sul libro ho dato sbirciata. Grazie al post ho scoperto tante cose in più. Sei stata brava e quando parli delle tue passioni riesci sempre a trasmetterci quello che ami. Un abbraccione e buona serata
Un ampio affresco che riguarda un vero e proprio genio!
RispondiEliminaChissà quanti gli si sono ispirati, pur facendo finta di no.
Complimenti e grazie per questa piacevole lezione di architettura.
Cristiana
Ciao Pia, "la casa sulla cascata" guardandola con gli occhi di ottant'anni fa, è un autentico balzo nel futuro una rivoluzione totale.
RispondiEliminaBisogna ammettere che non lavorava pochi spiccioli, alla fine degli anni 30 la casa, è costata 150.000 dollari, cinque volte il prezzo preventivato ma sfruttando la grande disponibilità di denaro dei suoi clienti è riuscito, al contrario di altri architetti, a creare dal nulla un nuovo modo di pensare la "casa".
Solo Le Corbusier e Alvar Aalto, possono avvicinarsi alla maestria e genialità di Frank Lloyd Wright, senza dubbio il maestro dell'architettura moderna.
Pia sei sempre "oltre" il normale post, dedicare spazio all'architettura è un idea fantastica, farlo con competenza non è da tutti, grande.
Un abbraccio, Romualdo.
Si, concordo con quanto dice Romualdo. Sei bravissima. Originale e competente.
RispondiEliminaMi piace moltissimo Wright, trovo le sue costruzioni di grande eleganza e, pur se spigolose e rigide, perfettamente integrate nel contesto in cui sorgono.
Wright resta il mio architetto preferito.
RispondiEliminaSubito dopo mio fratello.
Chiaro.
Ahhhh la casa sulla cascata. La sogno fin da bambina.
Bacio.
La casa sulla cascata è fantastica, ci abiterei.
RispondiEliminaBaci
Ciao Bianca!
RispondiEliminaGuarda, non so dirti se i progetti successivi siano stati o meno influenzati da Wright, però spero di sì.
Adoro le costruzioni che hai nominato, sono fantastiche!!!
Il grande Piano ha idee un pochino diverse però la sua architettura hi-tech è superlativa.
Grazie, sono contenta che ti piaccia venire da me, anche io amo il tuo blog e ci vengo molto volentieri, soprattutto sono sempre curiosa di conoscere le tue nuove opere artistiche che mi ispirano belle sensazioni, quindi...
Ti abbraccio forte.
Ahahahah...ecosostenibile...ahahahah...sono sicura che se ti sentisse ti prenderebbe in simpatia.
RispondiEliminaPerché dici che sono spigolosi?
Nel periodo in cui lui viveva le case erano semplici blocchi o parallelepipedi con tante stanze ed ornamenti vari, poi ci furono i grattacieli comunque parallelepipedi invertiti, credo che arrivare ad ideare ciò che lui fece vada oltre la spigolosità. Inoltre come già ho spiegato, lui cercava di integrare la natura rispettando le linee orizzontali e verticali esistenti all'esterno, quindi forse anche ciò è spigoloso?
Più che altro li chiamerei lineari.
Daaai, lo so che scherzavi...o forse no...
Ad ogni modo rispetto il tuo punto di vista ed inoltre anch'io amo i suoi interni, così calorosi.
Ti abbraccio splendido Miki.
Grazie Audrey.
RispondiEliminaTi immagini vivere in quei luoghi incontaminati?
Per la famiglia Kauffman era la loro casa di vacanza, pensa un po` tu...
Sono felice che tu sia informata su di essa e che ti abbia fatto conoscere qualcosa in più, per me dovrebbero conoscerla tutti.😉
Comunque non è finita c'è ancora da dire su di lui.
Ti auguro una splendida giornata, nonostante da me ci sia pioggia...sing...abbracci.
Ahahahah...graaande Cristiana!
RispondiEliminaCome ho già scritto sopra (con gran diplomazia😋), non so se altri si siano ispirati a lui, ma se tu dici che è così...😋😋😋
Grazie di cuore Cristiana, abbraccioni.
Ciao Pia!
RispondiEliminaBeh, so che comunque era lo stile dell'epoca, moderno.
Diciamo che io, nel mio immaginario, mi immagino qualche angolo un po' più smussato se questo angolo dev'essere immerso in un bosco o su una cascata... tutto qui^^
Ma ti assicuro che le sue opere architettoniche mi hanno sempre colpito, ne rimanevo incantato quando guardavo le foto sui libri di arte.
Moz-
Caro Romualdo,
RispondiEliminavedere che ci siano persone molto più esperte di me nel mondo dell'arte, seguirmi nei miei divertimenti di scrittura mi fa molto piacere, mi onora e tu sei tra questi, quindi ti ringrazio.
Effettivamente in quegli anni era difficile trovare un committente danaroso, pronto a rischiare una cospicua somma con progetti futuristici.
Stiamo parlando di un'era capitalistica...ma questo lo scriverò in seguito...forse.
Quindi credo che lui sia stato benedetto.
Concordo su Le Corbusier e Aalto a cui aggiungerei Mies van der Rohe.
Grazie per i complimenti, sei sempre esagerato, lo sai.
Un bacio, ciao.
Buon giorno Ambra, sei esagerata anche tu come Romualdo, ma ti ringrazio.
RispondiEliminaBravissima, concordo con tutto ciò che hai detto, tranne la spigolosità che io chiamerei più linearità, come ho già scritto al grande Miki.
Bacissimi amica, ciao.
Eh Mari,
RispondiEliminaconcordo perfettamente con te.
Soprattutto riguardo nostro fratello!
Ahhhh...se potessi fare "un terno al lotto", sai quante me ne costruirei...e non solo per me...😉
Baciiiii...
Ok Kylie,
RispondiEliminase vincessi "un terno al lotto" ne costruirei una anche per te...😋
Bacissimi.
Diciamo che nei tempi attuali il tuo punto di vista...sognante è più che giusto e diciamo anche che forse io farei lo stesso 😉.
RispondiEliminaTi riabbraccio Miki.
Direi che sei stata più che capace di parlarci, e al meglio, di questo personaggio :) Che io personalmente non conoscevo e, quindi... sono ben felice di aver scoperto, come poi tantissime cose ogni volta che ci capito, attracerso il tuo spazio e le tue parole :)
RispondiEliminaBuona giornata :)
Fantastico..tutto....non conoscevo questo architetto, capisco sia stato un grande e mi piace molto la sua idea d'arte, anche se in genere la preferisco più arrotondata e meno spigolosa...la casa sulla cascata è la mia preferita e poi con la tua bellissima presentazione...e le tue parole è tutto splendidamente affascinante....un grazie per questa proposta. Buon fine settimana e abbraccione, Stefania
RispondiEliminaAnche se mi scoccia ammetterlo di Frank Lloyd Wright avevo visto solo le foto del Museo Guggenheim e della Casa sulla cascata. Ora grazie a questo bel post ho appreso molte cose su questo architetto geniale ed altre sono andato a cercarle in rete. Grazie Pia.
RispondiEliminaBuon fine settimana un abbraccio
Una persona con una grande fantasia e amore per il suo lavoro. Gente che va scomparendo.
RispondiEliminaIl post, come sempre, è molto curato. Brava.
Un abbraccio.
Grazie Maurizio.
RispondiEliminaSono contenta di averti fatto conoscere qualcosa di nuovo, sei stato davvero molto gentile.
Ti abbraccio forte.
Stefania ciao!
RispondiEliminaSai è da un po` che ci rifletto, lui mi piace molto, ma ci sono altri che mi affascinano a volte con modi di disegnare ed idee diverse dalle sue.
A volte mi sento incoerente...
Qualcosa ho già scritto e qualcos'altro forse lo dirò in seguito.
Grazie soprattutto per l'affascinante 😉, ti abbraccio forte e buon fine settimana. Bacio.
Enrico caro grazie a te.
RispondiEliminaPer fortuna hai visitato il Guggenheim, io neanche quello!
Grazie grande amico, provero` a scrivere il resto, ma se hai già letto altrove, ormai saprai già tutto!😉
Un bacione e buon fine settimana anche a te.
Bravissimo Gus.
RispondiEliminaÈ proprio questo che mi piace di lui, la sua grande fantasia, essere stato oltre il pensiero comune, questo mi affascina in chiunque!
Un po`meno il suo troppo impegno lavorativo che gli ha causato indifferenza nei confronti della famiglia.
Grazie ti abbraccio, buon fine settimana.
Io mi sono espresso male, non sono mai stato a NY e quindi non ho mai visto il Guggenheim Museum. Ho solo letto e visto delle foto in rete. Buona domenica un abbraccio
RispondiEliminaenrico
Vivere su una cascata...
RispondiEliminache idea originale.
Io ci vedo in lui del "rispetto".
Di un uomo che non vuole anteporre se stesso alla natura ma che vuole entrare in simbiosi con essa.
mi piacerebbe molto abitare in una delle case progettate da lui Pia; noto alcune assonanze di spirito con un altro genio dell'architettura: Gaudì.
RispondiEliminaCon il progetto della Sagrada Familia in particolare intendeva proprio realizzare una cattedrale di pietra che riproducesse le forme osservate in natura, con una cura dei particolari sorprendente!!!
Grazie per questa preziosa sintesi e buon fine settimana
Ciao Pia!!
RispondiEliminaLa casa sulla cascata è fantastica anche se il mio sogno è una casa vicino alla spiaggia dove posso sentire il rumore del mare, con grandi terrazzi dove la sera ti puoi gustare il tramonto,se vinco al superenalotto giuro che me la compro ghghghghghg
Direi che la creatività e lo stile di Vright corrispondono alle mie esigenze le immagini che hai postato mi danno conferma,sono meraviglia!
Buon week amica cara.Un bacio
Ok Enrico,
RispondiEliminaallora siamo in due 😉.
Baciiiii...
Ciao Blonde!
RispondiEliminaPensa un po`, se tu dici oggi che è originale, nel passato poteva solo definirsi futuristico...😉
Sai credo che il suo fosse veramente "rispetto", ti ringrazio per questo tuo personale punto di vista.
Baci e buona Domenica.
Anche a me Luigi,
RispondiEliminatanto...ma proprio tanto mi piacerebbe abitare lì.
Sì è vero anche Gaudí si ispira alla natura, addirittura assoggettando ne le forme, ma il suo stile e le sue idee in tal senso, secondo me, sono diverse.
Con questo voglio solo dire che li apprezzo immensamente entrambi, con le dovute diversità.
Grazie ed un abbraccio immenso.
Ciao Claudia, mia speciale amica.
RispondiEliminaMa come non ti piace vivere come una fatina dei boschi???
Ho capito a te piacciono di più le sirenette...😄
Comunque amo anch'io il mare per cui se facessi "un terno al lotto", mi comprerei anche una villa possibilmente sulla spiaggia...ghghghgh...
Felice Domenica! Baciiiii...e grazie!
Ciao Pia!!!
RispondiEliminaMa ,io sono una fatina dei boschi ghghghghg pero' una casetta al mare per andarci in estate tutte le volte che voglio,tanto per cambiare un po' aria che fa bene alla salute..mi manca! Facciamo così' chi vince i sopra citati invita l'altra per una vacanza!
Buona serata amicissima! :))))
Enorme la tua competenza e sbalorditiva la sicurezza con cui ne parli. Certo che ti ispiri a testi già esistenti, che discorsi, ma il solo fatto di avere una così profonda sensibilità per chi come lui -e Le Corbousier- ha rivoluzionato il concetto di ambiente moderno ti dà una posizione prominente nella mia personale classifica (so io di che parlo) di persone da tenere nella dovuta considerazione. Lo avevo già scritto, direi, ma lo confermo. Ti si legge affascinati dal tuo stesso innamoramento per l'argomento prescelto. Eh sì, sorellina di Maria, sei proprio in gamba.
RispondiEliminaUna mia curiosità: hai un fratello architetto? Lo dice la sorellona nel suo commento (leggo tutto io).
Fin qui niente di male. Ma tu sei architetta? Hai studiato Arte? O è solamente una passione?
Ciao sorellina. Un bacione.
PS: preferisco su tutte la casa sulla cascata, anche se sui testi di architettura danno la priorità alla Robie house. Ma è il mio gusto personale.
Abiterei nella casa sulla cascata, mentre nella Robie house ci farei un bivacco. Ammazza quanto sono ignorante.
Cara Claudia,
RispondiEliminasei proprio speciale.
Io e te è destino che ci dobbiamo incontrare, ma ci puoi scommettere che ci scambieremo le visite sia se vinciamo sia se non.
Un grandissimo abbraccio e buona Domenica...mia splendida fatina...ghghghgh...💞💞💞
Ciao Vincenzoooo...
RispondiEliminaMa dico, non esagerare...mi piace l'arte ed i suoi derivati come ogni comune mortale.
Però grazie i tuoi complimenti sono preziosi per me.
Sì amo immensamente questo mondo di cui scrivo (se non fosse così, non avrei mai deciso di farne un blog) e sì il fratello è architetto, ma non io.
Già credo di averlo specificato, ho una formazione artistica, ma il mio umile lavoro non ha alcuna attinenza con quello che faccio qui (non credo che dirò di più oltre questo, almeno per ora).
P.s. concordo con la Casa sulla cascata, vedo che siamo in sintonia con i gusti.
Bacissimi grandioso amico mio.
Ciao, preciso il mio affascinante..intendevo dire che hai saputo coinvolgermi splendidamente su un argomento che devo dire non conosco proprio....quindi ritengo che questo sia dovuto al modo in cui me lo hai presentato ...Un abbraccio Stefania
RispondiEliminaStefania,
RispondiEliminama grazie, avevo capito cosa intendevi, per questo ho specificato che mi piaceva.
Non dovevi aggiungere altro, ora sono terribilmente imbarazzata per ciò che mi hai scritto. Davvero grazie, ho apprezzato moltissimo.
Ti abbraccio forte, bacio.
Le case che hai descritto sono tutte molto belle,secondo me noi che viviamo molto tempo nelle case dovremmo circondarci di oggetti che abbiamo sempre sotto gli occhi, gradevoli e di qualità.
RispondiEliminaUn caro saluto da pia ciao
Ciao Piaaa!!!
RispondiEliminaCircondarci di ciò che ci piace è giusto perché ci fa stare bene e ci rende sereni, se sono di qualità durano nel tempo, purtroppo qualcuno non può permettersi tanto, perché qualità spesso coincide con alto valore...
Penso che l'importante è il senso che gli diamo, perché spesso gli oggetti sono ricordi delle persone e dei luoghi che hanno fatto parte della nostra vita. Ci donano calore, amore, anche se la casa fosse piccola e raccolta sarebbe comunque bellissima.
Quindi ovviamente, gli oggetti non contano in sé per sé, le persone sono la vera casa...
Pia grazie per il tuo fantastico pensiero.
Ti abbraccio forte, ciao.
Con tutte le comunity che tu hai ..vengo a farti un salutino .qui.....per motivi di salute non posso più stare mpoto davanti al pc ...per questo mi vedi così poco e non posso entrare in comunity...dove dovrei partecipare un pò di più ...Cara Pia ..ti auguro tante tante cose belle ...un caro abbraccio ..
RispondiEliminaCarissima Bianca, ciao!
EliminaMi dispiace che tu abbia problemi di salute, spero che non sia nulla di preoccupante.
Fai bene a non stare troppo sul PC, a volte evito anch'io.
Ti ringrazio di questa tua visita, non importa dove...l'importante è esserci e ritrovarci sempre.
Cerca di stare bene e ti abbraccio forte anch'io ed aggiungo un baciotto. Smack!