Una cosa che mi ha sempre divertita molto è stata, guardare la mia mamma o la mia nonna mentre preparavano la pasta fatta in casa.
Non perché desiderassi mangiarla (pensandoci bene, forse anche per quello) ma perché avevano sempre "le mani in pasta".
Infatti ricambiando i miei desideri non espliciti, mi davano qualche pezzo di pasta da lavorare, con risultati
davvero innaturali.
Ma non voglio parlare di cucina, desidero invece farvi divertire con qualcosa che ha sì a che fare con la farina, ma che non si mangia
(mi dispiace amici uomini).
(mi dispiace amici uomini).
Sto parlando dei lavori con
la pasta al sale.
È talmente divertente che anche se capita di sbagliare, non osi distruggere ciò che hai fatto, almeno a me capita così.
Inoltre è semplice perché il materiale usato è naturale e facile da lavorare.
Cominciamo con l'impasto, le dosi sono:
1 parte di farina rigorosamente '00',
1 parte di sale super raffinato,
e per non sbagliare, aggiungere l'acqua un poco per volta fino ad ottenere una pasta morbida e non appiccicosa.
Per fare in modo di compattare bene l'impasto ed evitare inutili screpature,
aggiungiamo anche a scelta:
un cucchiaio di colla vinilica o colla da parati in polvere.
Si può utilizzare al loro posto anche glicerina e oli alimentari, limitando le dosi, mi raccomando.
Adesso la coloritura, per me ovviamente la parte più divertente.
Si può aggiungere nell'impasto colori a tempera o a scelta colorare i pezzi dopo la cottura o l'essiccazione.
Con un po' di fantasia e se vogliamo solo cambiare tonalità alla pasta lasciandola parzialmente naturale, all'impasto aggiungo spezie e coloranti naturali,
per esempio farina integrale, cacao, cannella, caffè liofilizzato, zafferano, ecc.
Prima di modellare la pasta, ho l'abitudine di far riposare il tutto per un'ora, così facendo diventerà più malleabile perché gli ingredienti saranno ben amalgamati.
Dopo il dovuto divertimento, abbiamo la parte
più delicata del lavoro,
l'essiccazione che può avvenire in maniera naturale, avendo cura di riporre le forme in un luogo né troppo asciutto né troppo umido ma soprattutto caldo.
Oppure con la cottura in forno forse la parte più difficile.
Vi spiego minuziosamente.
I pezzi devono essere messi in forno ad una temperatura molto bassa (suggerisco la temperatura che va dai 60° ai 90° ed il tempo varia dalle 5 alle 10 ore). Purtroppo non posso dare un' indicazione precisa perché la cottura può variare, per non sbagliare metterlo nel forno spento specie se l'aria intorno è umida.
Per evitare che si formino delle bolle inizialmente è meglio tenere aperto il forno.
Dopo la cottura ( di solito 30 minuti se le forme sono piccole) appoggiamoli ad asciugare su ripiani di legno che hanno la capacità di assorbire l'umidità ed infine portiamoli all'esterno (mi raccomando sempre attenzione al livello di umidità).
Alla fine per rendere l'effetto più brillante si può utilizzare un pò di flatting.
Alla fine per rendere l'effetto più brillante si può utilizzare un pò di flatting.
Questo è tutto, divertitevi adesso e mi raccomando, non combinate guai!
Immagini da Google
Ciao Pia!
RispondiEliminaMi è piaciuto moltissimo questo tuo post!! Mi piacerebbe provarci, anche se la cottura mi spaventa un po', ci vuole molta attenzione.
Ti ammiro, sei piena di interessi e passioni, sei creativa dentro!
E ti ringrazio per i tuoi commenti, mi fanno riflettere e mi aiutano. Di solito rispondo sempre, a volte no, perchè il tema mi fa soffrire e preferisco non tornarci sopra. Ma una parola te la voglio dire, di tutto cuore: grazie!
Un abbraccio forte :)
Buona sera sono arrivato sul tuo blog per la prima volta, complimenti bellissimi i lavori che pubblichi,a presto.
RispondiEliminaRomualdo
Flooorrr! Son contenta quando mi vieni a trovare, grazie per i complimenti.
RispondiEliminaGuarda che non devi ringraziarmi, scrivo con il cuore e lo stesso fai tu. Per questo mi piacciono i tuoi post, soprattutto quando descrivi allegramente o no ciò che ti succede nella vita, scrivi benissimo, quindi continua così. Un abbracciotto, ciao.
Buongiorno Romualdo, bello conoscere nuovi amici.
RispondiEliminaGrazie sei gentile, verrò a trovarti, a presto.
Diciamolo che a te riesce tutto facile. Sei una maghetta della manualità. Ovvero hai il "dono".
RispondiEliminaIo se ci provassi sono sicura farei disastri.
Cosa che non mi capita in cucina, come sai.
Abbraccio.
Ciao Pia!
RispondiEliminaChe bello avere le mani in pasta,sai che mia mamma preparava ravioli per tutti noi una faticaccia poverella impastava kili di farina e guarda che noi siamo in tanti,ora non ce la fa più e noi figlie non siamo così' brave ghghghg,io ci provo ogni tanto e la soddisfazione è grande ore di lavoro e il piatto viene svuotato in cinque minuti ahahahah
I lavori con la pasta di sale li facevo insieme ai miei figli quando erano piccoli ma il risultato non è uguale al tuo SOB!
Complimenti si vede che si un'artista né e pure bravissima
Bacio amica
Infatti in cucina sei brava, quindi la manualità non manca neanche a te. Hai visto le immagini, non ti ricordano qualcosa? Baci.
RispondiEliminaCome fai ad essere così eccezionale! Ho visto qualcosina di ciò che fai in cucina, quindi direi che il gene è quello giusto 😋😋😋.
RispondiEliminaSono contenta di ciò che mi hai raccontato, grazie Claudia.
Che meraviglia, complimenti cara!
RispondiEliminaUn bacio
Antonella
Ciao Antonella,
RispondiEliminaGrazie!!!!
I miei complimenti per la tua creatività.
RispondiEliminaTi ringrazio molto caro Cavaliere oscuro del web.
RispondiEliminaanch'io ho ricordi molto belli di mia nonna e di mia mamma che lavoravano la pasta: nessuno di noi figli però collaborava se non quando arrivava il momento di mangiare!!!
RispondiEliminaGrazie della visita
I ricordi sono la cosa più preziosa, da conservare con cura.
RispondiEliminaPoi quando c'è da mangiare genuino e chi si ferma 😉. Grazie a te!
io da questi lavoretti da bambine prodigio, mi tengo fuori... farei dei gran casini
RispondiEliminaNon ho ben capito cosa hai voluto dire, ma va bene così, nessuno ti obbliga. 😏😉
RispondiEliminaCiao Enio.