Finalmente dopo tanti anni sto visitando alcune città ammirandone opere d'arte e vivendo quello che desideravo tanto.
Ieri è stata una giornata particolare, dal pomeriggio fino a sera.
Sono stata a Napoli, tra vicoli, mercatini e posti storici che ancora non conoscevo.
Di sera diventa tutto colmo di magia.
Magari dipende anche da una predisposizione a godersi ogni cosa in modo spensierato,
Non so...
Non so...
Le luci, la folla, i sorrisi della gente, l'atmosfera natalizia...
Stavolta le immagini sono poche...
Ho concentrato tutto sulle mie sensazioni che sto provando a descrivervi, ma sono maldestra in questo...
Con il mio lui siamo andati a caso...
Passando davanti al teatro S. Carlo ci siamo subito diretti a Piazza del Plebiscito per visitare il Palazzo Reale e le sue stanze piene di ricchezze dal gusto barocco e rococò.
Immagine dal web |
Immagine dal web |
Non desidero descrivervi quasi nulla di esso perché ormai si conosce ogni singolo particolare.
Il progetto è dell'architetto Domenico Fontana iniziato nel 1600 circa e conclusosi nel 1858.
Quindi vi sono fusioni di stili diversi per i cambi dovuti agli architetti che ne hanno preso la responsabilità della realizzazione.
Le opere pittoriche sono di artisti come Francesco De Mura, Andrea Vaccaro, addirittura un Tiziano, proveniente dalla collezione Farnese.
Ho ammirato il piccolo teatrino e la stanza dell'oratorio...loro mi son piaciute maggiormente ed anche lo studiolo del re.
Non vado oltre.
Infine usciti dal palazzo, ci siamo diretti lungo Via Toledo per far visita ad un palazzo del quale neanche conoscevo l'esistenza...povera me...
Si chiama
Palazzo Zevallos Stigliano.
Nasce grazie alla volontà della famiglia spagnola degli Zevallos duchi di Ostuni ed è stato progettato dall'architetto e scultore Cosimo Fonzago tra il 1637 ed il 1639.
Il primo proprietario fu Giovanni Zevallos. Alla sua morte passò al figlio Francesco e dopo di lui fu ceduto al collezionista d'arte fiammingo Giovanni Vandeneynden. Gli succedette il figlio Francesco che sposò una Piccolomini, divenendo così marchese di Castelnuovo dal re di Spagna.
Le sue due figlie sposarono e si unirono così a due importanti casati del tempo, quello della famiglia Colonna e quello della famiglia Stigliano.
Questo fu il motivo per cui nel 1688 la proprietà divenne appartenente alla famiglia Colonna di Stigliano.
L'artista che ne modificò alcune parti, in seguito con i suoi affreschi, fu Luca Giordano chiamato ad operare da Giuliano Colonna.
Purtroppo durante la prima metà dell'800 alcuni dissidi all'interno della famiglia Colonna provocarono divisioni sul possesso delle parti...il Palazzo quindi ebbe diversi eredi.
Una parte fu venduta al banchiere Carlo Forquet ed un'altra parte al cavaliere Ottavio Piccolellis e le restanti parti furono ulteriormente vendute ad altri.
Inoltre la sua architettura fu modificata ulteriormente con gusti tipicamente neoclassici dall'architetto Guglielmo Turi.
La parte di Forquet fu in seguito ceduta alla Banca Commerciale italiana che riuscì a prelevare tutte le restanti parti restituendo unicità al Palazzo.
Tale Banca ne fece così un museo dove ora sono ben conservati e messi in mostra al pubblico molte opere d'arte.
L'interno è meraviglioso!
La nostra attenzione è stata catturata proprio da una mostra allestita qui in questi giorni con principalmente le opere d'arte dell'artista
Salvatore Fergola
vedutista di gran talento nel periodo compreso tra il 1800 ed il 1900.
E da altri talentuosi artisti
Si chiama
Palazzo Zevallos Stigliano.
Foto mia |
Nasce grazie alla volontà della famiglia spagnola degli Zevallos duchi di Ostuni ed è stato progettato dall'architetto e scultore Cosimo Fonzago tra il 1637 ed il 1639.
Il primo proprietario fu Giovanni Zevallos. Alla sua morte passò al figlio Francesco e dopo di lui fu ceduto al collezionista d'arte fiammingo Giovanni Vandeneynden. Gli succedette il figlio Francesco che sposò una Piccolomini, divenendo così marchese di Castelnuovo dal re di Spagna.
Le sue due figlie sposarono e si unirono così a due importanti casati del tempo, quello della famiglia Colonna e quello della famiglia Stigliano.
Questo fu il motivo per cui nel 1688 la proprietà divenne appartenente alla famiglia Colonna di Stigliano.
L'artista che ne modificò alcune parti, in seguito con i suoi affreschi, fu Luca Giordano chiamato ad operare da Giuliano Colonna.
Purtroppo durante la prima metà dell'800 alcuni dissidi all'interno della famiglia Colonna provocarono divisioni sul possesso delle parti...il Palazzo quindi ebbe diversi eredi.
Una parte fu venduta al banchiere Carlo Forquet ed un'altra parte al cavaliere Ottavio Piccolellis e le restanti parti furono ulteriormente vendute ad altri.
Inoltre la sua architettura fu modificata ulteriormente con gusti tipicamente neoclassici dall'architetto Guglielmo Turi.
La parte di Forquet fu in seguito ceduta alla Banca Commerciale italiana che riuscì a prelevare tutte le restanti parti restituendo unicità al Palazzo.
Tale Banca ne fece così un museo dove ora sono ben conservati e messi in mostra al pubblico molte opere d'arte.
L'interno è meraviglioso!
Foto mia |
Foto mia |
Foto mia |
Foto mia |
La nostra attenzione è stata catturata proprio da una mostra allestita qui in questi giorni con principalmente le opere d'arte dell'artista
Salvatore Fergola
vedutista di gran talento nel periodo compreso tra il 1800 ed il 1900.
Foto mia Salvatore Fergola Lo scoppio della Carlo III 1857 Olio su tela |
Foto mia Salvatore Fergola Notturno a Capri 1843 Olio su tela |
E da altri talentuosi artisti
Foto mia Carlo Brancaccio Napoli via Toledo 1888 - 89 Olio su tela |
Foto mia Domenico Morelli Damaso col ventaglio 1873 Olio su tela |
Ma il nostro maggiore interesse era per le uniche due opere del Caravaggio e della Gentileschi.
Foto mia Caravaggio (Michelangelo Merisi) Martirio di Sat'Orsola 1610 Olio su tela |
Foto mia Con effetto |
Foto mia Particolare |
Foto mia Particolare |
Foto mia Artemisia Gentileschi Sansone e Dalila 1630 - 1638 Olio su tela |
Per finire abbiamo concluso la splendida serata prima fermandoci a sorseggiare qualcosa presso un locale nella piazza del Plebiscito ed infine passeggiando serenamente tra le vetrine illuminate dalle decorazioni natalizie di via Chiaia.
Altro non dico e finisco allegramente abbracciandovi tutti.
Grazie dell'attenzione e della pazienza.
Ciao!
Foto private, vietata ogni riproduzione
Un po' ti invidio conosco Napoli ma non ne ho fatto mai una visita così sprofondita hai fatto un magnifico reportage complimenti anche perché hai dato difusione a qualcosa di molto intessante..
RispondiEliminaPietro ti dico mai dire mai...
EliminaIo non ho avuto tempo né possibilità finora...
Sto semplicemente reagendo...ma c'è ancora tanto da conoscere e da vedere...
Chissà se è vero il motto "volere è potere"?
Abbraccio e bacio. Grazie!
bellissimo il dipinto di Brancaccio!!!
RispondiEliminaPensa che io ho fatto il servizio militare proprio dietro la piazza, in via monte di Dio!!!
Grazie per le splendide immagini
Buongiorno Luigi!
EliminaSei stato in uno dei luoghi più belli della città, che meraviglia vivere lì. Ciao e grazie a te!
Mi dispiace e vi chiedo scusa.
RispondiEliminaHo corretto il post dagli strafalcioni, per altri errori vi prego di dirmelo. Ciao.